Cosenza
Cosenza: ex Bocciodromo, “il pomo della discordia”
Due le associazioni a contendersi la struttura “aula bunker” nei maxiprocessi, due persone, Fiertler e Cucunato a finire sul banco degli imputati
COSENZA – L’Ex bocciodromo di via degli Stadi “approda” in Tribunale con la prima udienza del processo a carico di Giacomo Fiertler e Domenico Cucunato, accusati d’abuso d’ufficio e falso ideologico, per presunte irregolarità nell’affidamento della struttura all’associazione Cosenza Guida Sicura, usata come aula bunker nei maxiprocessi. Con il tempo tutta l’aria rimase in uno stato di abbandono. Nelle presunte autorizzazioni e delibere a favore dell’associazione presieduta da Fiertler, ex marito di Katia Gentile (all’epoca dei fatti vicesindaco del Comune di Cosenza) che finirono sul tavolo della Procura bruzia in una indagine affidata alla Guardia di Finanza della compagnia di Cosenza si riscontrarono anomalie nell’affidamento dell’area, sul canone di locazione e nei permessi a intervenire sulla zona per la manutenzione e pulizia.
I primi ad essere sentiti dal pubblico ministero Visconti, titolare dell’indagine sono stati i finanzieri che hanno lavorato sul caso sin dalle prime battute. «Il 4 novembre del 2015 si presentò alla Guardia di Finanza Giacomo Fiertler (difeso dagli avvocati Eugenio Naccarato e Maurizio Nucci) e dichiarò “Ho visto la Guardia di Finanza al bocciodromo dai filmati delle telecamere, pensavo dovessero farmi delle domande”» – inizia il finanziere della Guardia di Finanza a ricostruire i fatti del caso Ex Bocciodromo. «Il 19 febbraio del 2016 è stato eseguito il sequestro preventivo dell’immobile ex bocciodromo e dell’area pertinenziale. I finanzieri ricordano durante il sopralluogo dell’area esterna e dell’edificio, di avere visto e fotografato due veicoli, uno dei quali riportava il logo della Ferrari, il mezzo più grande tipo furgone “c’era proprio il simbolo della Ferrari, il cavallino”.
La ricostruzione dei fatti
Più incisivo è stato il luogotenente della Guardia di Finanza della compagnia di Cosenza che ha acquisito presso il comune di Cosenza la documentazione del 3 e 10 giugno del 2013, dietro delega della Procura bruzia del 23 maggio del 2013, per svolgere le indagini preliminari di tipo conoscitivo sulla concessione del bocciodromo all’associazione “Guida Sicura”. Precedentemente c’era stata l’associazione “Tiro a segno nazionale”. Da qui nasce la controversia tra le due associazioni per la concessione dell’immobile. La prima richiesta risale al 9 agosto 2012 presentata da Giacomo Fiertler e Simone Iaquinta, in qualità di rappresentanti della “Scuola Guida Sicura” per ottenere l’autorizzazione di intervento di pulizia al bocciodromo in via degli Stadi a Cosenza. Il 13 settembre 2012 è stata poi presentata formale richiesta di concessione a firma di Leonardo Isolani, basata su precedenti incontri su quali non è stato riscontrato nessun documento dell’esistenza, e su un’autorizzazione posta in calce, sembrerebbe dal dirigente settore infrastrutture, l’architetto Domenico Cucunato (difeso dall’avvocato Franz Caruso) riconducibile all’associazione “Guida Sicura”. Al 9 agosto 2012 secondo il finanziare dalla documentazione esaminata non sarebbe esistito alcun titolo perché l’associazione potesse effettuare i lavori di manutenzione della pulizia. La richiesta parte dalla “Scuola Guida Sicura”.
Nella nota del 10 agosto 2012 il Comune autorizza la pulizia per la realizzazione dell’iniziativa “Scuola sicura”: “Al fine di consentire la realizzazione del progetto si concede richiesta di concessione all’associazione “Cosenza Guida Sicura”. L’associazione in questione – sempre secondo gli inquirenti – sarebbe stata costituita il 16 settembre 2012, successivamente alla richiesta di eseguire la pulizia. L’aria adiacente al bocciodromo era in precedenza occupata dall’associazione sportiva “Tiro a segno nazionale” di Cosenza che avevano chiesto quell’area per la costituzione di un campo libero. L’associazione aveva una convenzione stipulata con il comune di Cosenza in scadenza. Il 16 luglio 2012 quest’ultima con una nota chiedeva l’utilizzo dell’ex bocciodromo e il 31 luglio 2012 chiedeva il rinnovo quinquennale della concessione del terreno in oggetto di convenzione. Queste richieste non hanno trovato accoglimento da parte del Comune.
Il Comune con nota del 24 settembre 2012 a firma dell’architetto Cucunato comunica che la richiesta non poteva trovare accoglimento e si richiedeva, contestualmente, la riconsegna dell’immobile come alla precedente convenzione. Scade il termine di assegnazione dell’area e l’associazione “Tiro a segno” è tenuta a riconsegnare il predetto immobile per quanto pattuito nella precedente convenzione. La delibera della Giunta Comunale del 3 ottobre 2012 riportava ad oggetto “l’approvazione della richiesta dell’immobile ex bocciodromo ed area attiva. L’istanza di “Cosenza Guida Sicura” per la realizzazione di una scuola di Guida Sicura”. I motivi per i quali era stato valutato positivamente il progetto era la proposta dell’associazione di farsi carico delle spese di pittura e ripristino e del decoro dell’area, lavori e manutenzione straordinari e gli oneri sarebbero stati scorporati dai canoni di locazione. E in più l’iniziativa proposta dalla Ferrari. Il canone era stato fissato in 21.762 euro annui per il solo immobile e 450 euro per l’area e il rapporto locativo era fissato in 25 anni. I canoni sarebbero stati scomputati dalle spese di manutenzione straordinaria. Se questo fosse avvenuto per il recupero delle spese ci sarebbe stato il rinnovo per altri 25 anni. Nella delibera si prevedeva il coinvolgimento della società Ferrari.
Successivamente con la delibera dirigenziale del 22 gennaio del 2013 a firma del dirigente Cucunato, sulla cessione e locazione ex immobile bocciodromo e aria attiva, per un totale di 9mila metri quadri, all’associazione Cosenza Guida sicura, si trova l’approvazione dello schema di contratto in cui è stabilito l’ammontare del canone e lo scomputo delle spese, ed eventuale rinnovo del canone per altri 25 anni. La concessione era subordinata alle procedure necessarie per tutta l’area, anche quella del poligono. In data 31 gennaio 2013 viene stipulato il contratto di locazione. Il 13 marzo è stato presentato un esposto denuncia da Giacomo Fiertler nei confronti del poligono di tiro “occupanti abusivi dell’aria eseguivano lavori arbitrari e abusivi con la collocazione di telecamere, una recinzione, ecc.”. Il 25 marzo 2013 il comune di Cosenza diffida l’associazione di Tiro a segno a lasciare entro cinque giorni il terreno. Il 25 marzo 2013 per la cessione in locazione del bocciodromo e dell’area attiva interviene una missiva a firma dell’assessore Luciano Vigna “Assessorato alla crescita economica e urbana” comunicava a Cucunato che le decisioni sulla concessione del bocciodromo non erano in linea con la normativa di riferimento. Il provvedimento adottato non appare in linea per il mancato rispetto delle procedure relative con il controllo della regolarità contabile; dal punto di vista economico erariale “tutto ciò che avrebbe potuto comportare effetti dannosi alle casse del comune fra cui la riduzione del canone di locazione di circa il 70%.
Il 5 aprile del 2013 l’architetto Cucunato in una nota ordina all’associazione Tiro a Segno di lasciare il terreno entro e non oltre 15 giorni dalla notifica del provvedimento. Il 2 maggio 2013 sempre il dirigente Cucunato comunica al questore di Cosenza, al comando provinciale dell’Arma e alla polizia municipale di dare esecuzione al provvedimento rimettendo in possesso dell’immobile il Comune di Cosenza. Il 16 maggio del 2013 il Comune di Cosenza riceve una missiva dalla società Ferrai SpA, la quale comunica che non ha in programma iniziative dirette o indirette nella città di Cosenza. Il 16 maggio del 2013 si dà esecuzione allo sgombero coatto dell’area attigua al bocciodromo. Il 25 maggio 2013 con delibera della Giunta comunale con oggetto riesame in autotutela della deliberazione “Ex bocciodromo in disuso” e area attiva, istanza per l’utilizzo da parte dell’associazione “Guida sicura”. La Giunta comunale lamenta la comunicazione della società Ferrari SpA; il non essere stata portata a conoscenza dell’istanza presentata dall’associazione Tiro a segno nazionale sezione di Cosenza; dell’approvazione del contratto che non riportava il parere tecnico attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa e sulla convenienza economica del canone di locazione.
L’associazione Tiro a Segno, secondo la convenzione con il comune di Cosenza, non doveva versare alcun canone con l’impegno di realizzare opere per due miliardi di lire (cosa che non fece), diversamente dal Ministero della Giustizia che aveva un canone diverso per il bocciodromo. Infatti pagò fino al 2009 quasi 137 mila euro. La convenzione pattuita dall’associazione Guida Sicura, è del versamento canone di quasi 22 mila euro mensili e 450 euro annui per l’area. Il tutto è stato relazionato dalla Guardia di Finanza e presentata alla Procura della Repubblica». Ho partecipato al sopralluogo – ha concluso il luogotenente della finanza-. C’erano due mezzi allocati nella zona antistante l’ex bocciodromo con la recinzione e si vedeva che l’area non era utilizzata per scopi economici. C’era un autoarticolato con scritto Isolani con il logo Ferrari e un furgone bianco con la scritta sulla parte anteriore “Guida Sicura”.
La difesa dimostra l’infondatezza di alcune attività d’indagine effettuate
Il luogotenente è stato poi contro esaminato dal collegio difensivo. L’avvocato Franz Caruso ha fatto emergere che i durante le indagini preliminari i finanzieri non avevano verificato i rapporti personali e patrimoniali tra Fiertler, Isolani e Cucunato; che ciò che era previsto nella prima convenzione stipulata tra il comune di Cosenza e l’associazione Tiro a Segno nazionale, non era stato rispettato. In particolare prevedeva la concessione di un terreno per la realizzazione di un poligono ad aria compressa. La durata della convenzione era 15 anni, dal 97 al 2012. Nell’arco di questo tempo non è stato realizzato nulla. Nella convenzione stipulata il 22 dicembre del 97 era stato previsto l’impegno alla realizzazione di un immobile del valore di due miliardi di lire. C’è un atto dell’amministrazione comunale del 24 settembre 2012 in cui si comunica il mancato adempimento da parte dell’associazione di tutti quelli che erano i presupposti della convenzione stipulata. La difesa ha poi chiesto come fosse lo stato dei luoghi al momento del sopralluogo. «I luoghi erano in uno stato di abbandono, un’area dismessa. Non abbiamo controllato lo stato dell’immobile perché era chiuso. Non è stata fatta una verifica interna». In ultimo sul caso Ferrari, la difesa ha fatto notare come nella documentazione, nelle richieste si fa riferimento a Ferrari Isolani Team. Si parla di un museo storico ma non si parla di Ferrari SpA.
L’avvocato Eugenio Naccarato ha fatto notare come, in riferimento all’intervento di pulizia dell’agosto 2012 chiesto dai legali rappresentanti della “Scuola guida sicura” non ci fosse nessun impegno di spesa da parte del comune, non cera riferimento a nulla, per cui è riconducibile ad un intervento a titolo gratuito. Ha evidenziato sull’attività di acquisizione documentale dell’intera vicenda che, per quanto riguarda il sopralluogo effettuato dal comune prima della concessione dell’area c’è a riscontro la relazione dell’ingegnere Mario Colucci del dipartimento tecnico del comune di Cosenza del 2 agosto 2012 in cui si rileva che è in uno stato di abbandono;
Sulla denuncia presentata da Fiertler sui lavori abusivi che sarebbero stati visti all’interno dell’area effettuati dall’associazione Tiro a segno, subito dopo il comune avrebbe “cestinato il Tiro a segno”; sul punto la difesa ha fatto notare come la situazione così posta faccia sembrare Fiertler ad avere stimolato l’operato del comune. La difesa ricorda invece che precedentemente alla denuncia del Fiertler il comune aveva diffidato il “Tiro a Segno” a lasciare l’area. Infatti il maresciallo è invitato a leggere nota in cui la richiesta formale è rimasta priva di riscontro da parte dell’associazione “Tiro a Segno”. Il comune aveva già inviato il 24 settembre una richiesta di rilascio dell’immobile e aveva avviato l’attività per il recupero materiale di quest’ultimo. Quella del 25 marzo è successiva. L’ultima domanda posta al finanziere è sulle attività di indagini bancarie effettuate il 5 marzo 2015 tra alcuni soggetti tra cui Katia Gentile e Fiertler Francesco alla ricerca di collegamenti che sono risultati inesistenti, dalle quali non è emerso nulla di rilevante.



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