Provincia
Morto folgorato a 19 anni, per dispersione di energia elettrica
Soddisfazione per l’esito del processo di secondo grado, ma i difensori delle parti civili non escludono un eventuale ricorso in Cassazione
SAN PIETRO IN GUARANO (CS) – Quali difensori delle parti civili costituite, nell’esprimere soddisfazione seppur solo parziale per l’esito del processo di II Grado ed in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, a rettifica di quanto apparso sulla stampa, evidenziamo come sia errata la circostanza riportata secondo cui le luminarie o i cavi metallici, da intendersi quali tiranti dei pali sui quali insistevano le stesse luminarie, avrebbero determinato il decesso del povero Antonio Ventura la cui morte è stata causata, di contro, dalla dispersione di energia elettrica dal lampione comunale al quale il povero ragazzo aveva poggiato la mano destra e che e’ risultato essere in cattivo stato di manutenzione.
La formula assolutoria intervenuta in favore dell’architetto Quintieri conferma siffatta ricostruzione in aderenza a quanto giĂ statuto dal giudice del I grado, facendo legittimamente presumere che si sia esclusa la responsabilitĂ dello stesso in ragione della determina comunale e del successivo contratto con cui si era demandata la manutenzione dell illuminazione pubblica del comune di San Pietro in Guarano alla ditta facente capo all’altro imputato. Da qui la conferma delle statuizioni civili anche a carico del comune di San Pietro in Guarano che era stato citato, in persona del sindaco pro-tempore, nel processo quale responsabile civile. Rimaniamo in ogni caso in attesa di leggere le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte di Appello al fine di valutate gli estremi di un eventuale ricorso per cassazione.
Gli avvocati parte civile Cristian Cristiano, Francesco Santelli, Ugo Ledonne, Gaetano Catera, Angela Forte



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