COSENZA – Sono almeno quattro le coltellate che Tiziana Mirabelli, 47 anni, ha inferto a Rocco Gioffrè, 76 anni, uccidendolo. Secondo quanto dichiarato dalla donna, Gioffrè avrebbe bussato alla sua porta e cercato di aggredirla sessualmente, dopo aver tentato di dissuaderlo l’uomo avrebbe estratto un coltello per costringerla ad un rapporto sessuale.
A quel punto la Mirabelli sarebbe riuscita a prendere il coltello e colpire l’uomo. Al momento non vi sarebbe alcuna certezza sul giorno esatto dell’aggressione e quindi della morte del pensionato. La donna avrebbe raccontato ai carabinieri che il fatto sarebbe accaduto cinque giorni fa, ma sarà l’autopsia a stabilire con certezza la data del decesso, che sarà effettuata nelle prossime ore.
Le testimonianze dei figli della vittima
Rocco Gioffrè
era vedovo e ha tre figli. Secondo le loro testimonianze, tra il padre e la Mirabelli, c’era una relazione sentimentale da tempo, tant’è che Gioffrè contribuiva alle spese della donna. “Le pagava le bollette – ha riferito il legale della famiglia della vittima, avv. Francesco Gelsomino – e spesso erano insieme. I figli hanno visto l’ultima volta il padre lunedì scorso, ma nei giorni passati hanno ricevuto messaggi sui rispettivi telefonini dal numero del padre che li tranquillizzava e diceva di non chiamare i carabinieri. Evento inusuale perché Gioffrè non scriveva mai messaggi, ma chiamava. Inoltre, dalla cassaforte sono spariti soldi ed oggetti personali”.
Il cadavere del 75enne è stato ritrovato nella stanza da letto del figlio della Mirabelli. La donna è nel carcere di Castrovillari e nei prossimi giorni sarà fissato l’interrogatorio di garanzia.