Calabria
Cutro, Consap esclusa dal processo: «decisione dello Stato cinica e impietosa»
CROTONE – “La decisione dello Stato ha un forte valore simbolico. E’ cinica e impietosa”. Così l’avvocato Francesco Verri legale di parte civile per i familiari di alcune vittime, ha commentato l’esclusione di Consap dal processo contro i presunti scafisti del caicco naufragato a Steccato di Cutro, decisa dal Tribunale di Crotone dopo la richiesta in tal senso avanzata dagli stessi legali che assistono la Consap.
“Il Governo – ha detto Verri al termine dell’udienza – pretende denaro dai presunti scafisti. Avrebbe subito danni per milioni che ovviamente i presunti scafisti non hanno. Quando si tratta di pagare, di risarcire i familiari delle vittime, invece, il Governo si tira indietro. Con buona pace del ministro Piantedosi che proprio a Crotone aveva annunciato che il Governo avrebbe fatto la sua parte. Quando? Come? Oggi in aula è andato nella direzione opposta. Sul piano pratico, poco male. Inizieremo la causa civile contro la Consap. Ne ha parlato anche il Tribunale chiarendo che l’estromissione dal processo dipende solo dal fatto che non ha partecipato all’incidente probatorio e che questo non pregiudica le future iniziative dei parenti delle vittime”.
L’avvocata Barbara Ventura, che aveva presentato la citazione del fondo garanzia vittime della strada e del mare costituito presso Consap, ha sottolineato come il Tribunale non sia entrato nel merito della richiesta ma abbia deciso l’estromissione di Consap per questioni di forma. “Consap e Sara Assicurazioni – ha spiegato – non avendo preso parte all’incidente probatorio, sono state escluse dal processo in quanto avrebbero visto comprimere le proprie garanzie difensive. Il Tribunale non si è pertanto espresso nel merito della fondatezza della chiamata in garanzia del fondo e quindi è salva la possibilità per le persone offese di adire il Giudice civile per far valere le proprie ragioni in quella sede. L’esclusione dal processo penale, rappresenta, a mio avviso, un nuovo punto di partenza per portare avanti quella che ormai rappresenta una vera e propria battaglia giuridica di civiltà”.



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