Calabria
Mancuso, ‘contro violenze su donne c’é ancora molto da fare’
REGGIO CALABRIA – “Per fronteggiare la drammatica sistematicità delle violenze contro la donna occorrono interventi preventivi e immediati, soprattutto quando si percepiscono segnali di pericolo. Troppe volte le donne denunciano e le denunce vengono sottovalutate o si interviene a dramma consumato. Le leggi devono essere severe, ma anche efficacemente applicate. C’è bisogno che le Istituzioni valutino costantemente l’efficacia delle politiche e dei servizi messi in atto, perché solo attraverso una valutazione continua possiamo migliorare le nostre risposte”. É quanto scrive il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, in un messaggio inviato all’Osservatorio regionale che, a Palazzo Campanella, ha organizzato un’iniziativa dal titolo “Ginestra/Stati generali contro la violenza di genere“.
Il presidente Mancuso, nel messaggio, esprime apprezzamento per il testo di legge che é passato alla Camera e che a breve sarà approvato dal Senato. “Si tratta – afferma – di un ottimo segnale perché si individuano risorse destinate alla formazione di tutti i soggetti che sono coinvolti nelle dinamiche della violenza sulle donne, agendo anche sulla dimensione culturale, in un’ottica di prevenzione della violenza che risalga alla radice del problema. L’Italia, secondo l’indice di uguaglianza di genere 2023 dell’Eige, ha recuperato terreno da molti punti di vista, ma contro la violenza sulle donne resta ancora molto da fare. I dati, o se vogliamo ‘numeri della vergogna’, in possesso del Ministero dell’Interno sulla violenza alle donne, sono allarmanti. Anche la Calabria, in queste tragiche statistiche, conta le sue vittime. Secondo il Viminale, dal 2020 ad oggi si contano 17 femminicidi nella regione, di cui gli ultimi due nel 2023. E poi ci sono le violenze sessuali, che contano numeri importanti, senza riferirsi al cosiddetto ‘numero oscuro’ rappresentato dalla miriade di episodi di soprusi e violenze che subiscono le donne e che non vengono denunciati alle autorità per paura, pudore o sudditanza.
Ma che chiariscono quanto sia diffuso in Calabria un fenomeno che riflette il retaggio arcaico che vuole la donna succube del maschio”. Mancuso ribadisce “la disponibilità del Consiglio regionale a mettere a disposizione, in questa battaglia di civiltà, le proprie prerogative legislative”, ma auspica che “ogni impegno su questo fronte possa trasformarsi in azioni tangibili. Come il ‘Protocollo d’intesa’ sostenuto dalla presidenza del Consiglio regionale da sottoscriversi nei prossimi giorni fra l’Aterp, l’Azienda per l’edilizia residenziale pubblica della Regione, e l’Osservatorio del Consiglio, per offrire soluzioni alloggiative alle donne vittime di violenza e ai loro figli, prevedendo la loro collocazione e il recupero di una quotidianità lontana dagli abusi. L’obiettivo è mettere a sistema un percorso virtuoso per scongiurare tragedie familiari e dare continuità all’azione a tutela delle donne. Dobbiamo esigere un impegno deciso da parte di chi ha il potere di fare cambiamenti significativi”.



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