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Processo “Overture”: estorsioni, intimidazioni e spaccio a Cosenza: 22 condanne e 2 assoluzioni

Area Urbana

Processo “Overture”: estorsioni, intimidazioni e spaccio a Cosenza: 22 condanne e 2 assoluzioni

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Tribunale di Cosenza

COSENZA – Sentenza di primo grado del processo Overture. Il tribunale di Cosenza, in composizione collegiale, ha emesso la sentenza di primo grado sul processo nato dall’inchiesta denominata appunto “Overture”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che portò a 21 misure cautelari e scoperchiò quello che l’allora comandante dei carabinieri dei Carabinieri Sutera definì “Sistema Cosenza” (finito anche nel mirino degli investigatori che successivamente portarono a termine l’operazione “Reset“).

Dallo spaccio di droga ad episodi estorsivi con intimidazioni in danno di altrettante imprese assegnatarie, ad esempio, la ditta”Tommaso De Nisi” a cui erano affidati i lavori di ampliamento dell’Annunziata di Cosenza. Oppure al campus universitario di Arcavacata o quelle relative alle opere di restauro nel Convento di Spezzano della Sila. Un vero e proprio controllo delle estorsioni nell’area urbana. A cristallizzare quanto emerso dalle indagini anche le dichiarazione dei pentiti tra i quali Luca Pellicori,  Francesco Noblea, Celestino Abbruzzese, Giuseppe Zaffonte  e Luciano Impieri. Indagini e intercettazioni che documentarono episodi estorsivi in danno ad altrettante imprese esecutrici di lavori di ampliamento dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dell’ammodernamento degli impianti di illuminazione del campus dell’Unical di Rende e delle opere di restauro del convento di San Francesco di Paola, a Spezzano della Sila.

Le aziende sono state anche vittime di atti intimidatori. Secondo quanto riferito dagli inquirenti il gruppo criminale operava un rigido controllo del territorio attraverso furti ai danni di esercenti commerciali della zona, ed episodi di minacce e aggressione tra cui quella ad un dipendente delle Ferrovie della Calabria, “colpevole” di atteggiamento poco tolleranti rispetto a condotte illecite di alcuni dei suoi colleghi, i quali avrebbero poi richiesto la “protezione” del clan. Pene pesanti ma mene severe rispetto a quanto chiesto dal PM della DDA Cubellotti.

Processo Overture Le condanne emesse questa sera

Falbo Alfonsino: 17 anni e 6 mesi di reclusione
Gaglianese Riccardo: 17 anni e 5 mesi di reclusione
Imbrogno Massimo: 12 anni e 2 mesi di reclusione
Laurato Vincenzo 10 anni e 8 mesi di reclusione
Fusaro Gianfranco : 6 anni e 8 mesi di reclusione
Forte Manuel: 6 anni e 9 mesi di reclusione
Carbone Giuseppina: 6 anni e 10 mesi di reclusione
Bartone Gaetano: 6 anni e 9 mesi di reclusione
Quarta Cesare:  6 anni e 6 mesi di reclusione
Cipolla Egidio: 6 anni e 7 mesi di reclusione
Sganga Gianfranco: 6 anni e 2 mesi di reclusione
Lio Carmine: 3 anni e 20 giorni di reclusione
Mazzei Pietro: 3 anni e 6 mesi di reclusione
Imbrogno Vittorio: 2 anni e 8 mesi di reclusione
Mignolo Ottavio: 1 anno e 6 mesi di reclusione
Fortino Massimo: 1 anno e 6 mesi di reclusione – pensa sospesa
Francesco Amendola: 1 anno e 6 mesi di reclusione – pena sospesa
Stocchetti Gianluca: 1 anno e 6 mesi di reclusione – pena sospesa
Bruno Dimitri: 8 mesi di reclusione
Fusaro Alfredo: 8 mesi di reclusione
Mazzei Umberto: 10 mesi di reclusione – pena sospesa
Imbrogno Luca : 10 mesi di reclusione – pena sospesa

Assolti  
William Castiglia
Silvio Donato

Multe
Esposito Mario: 900 euro di multa
Esposito Alessandro: 900 euro di multa
Le Piane Francesco: 900 euro di multa
Altomare Claudio: 900 euro di multa

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