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Quasi settecento persone soccorse e trasportate sulle coste calabresi

Calabria

Quasi settecento persone soccorse e trasportate sulle coste calabresi

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Imponente intervento nel pomeriggio di oggi, ma i profughi sono troppi e dovranno aspettare sino a domani sulla nave.

 

REGGIO CALABRIA – Erano in viaggio da giorni, intercettati al largo delle coste libiche. E’ giunta oggi pomeriggio nel porto di Reggio Calabria la nave della Marina Militare Cigala Fulgosi con a bordo circa 694 migranti, di cui 556 uomini, 111 donne e 27 minori accompagnati. Nella giornata di ieri il pattugliatore Cigala Fulgosi e la fregata Grecale del dispositivo aeronavale Mare Sicuro hanno portato a termine 5 interventi di soccorso nel Mediterraneo Meridionale traendo in salvo 561 persone. Il pattugliatore Fulgosi, in particolare, e’ intervenuto in soccorso di un gommone e di un piccolo barchino di legno recuperando 161 migranti. Successivamente ha imbarcato altri 136 migranti soccorsi dalla nave tedesca Datteln. La fregata Grecale ha soccorso tre gommoni recuperando in totale 400 migranti trasbordati successivamente sul pattugliatore Fulgosi. Le operazioni di primo soccorso e assistenza sono coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. A cura della Regione Calabria, è stata allestita una tenda per il trattamento igienico-sanitario dei migranti con patologie cutanee.

 

In base al Piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno, i migranti saranno trasferiti in strutture d’accoglienza ubicate nel Lazio, in Lombardia, in Basilicata, nel Molise, nelle Marche, in Abruzzo, in Piemonte, in Veneto, in Toscana, in Emilia Romagna, in Liguria, in Campania per le sole provincie di Avellino e Benevento e nelle province di Trento e Bolzano. Secondo quanto deciso dalla Prefettura, i migranti saranno fatti sbarcare i due fasi. La prima oggi e la seconda domani. I primi che sono stati fatti scendere dalla nave sono un uomo con una gamba fratturata ed un altro in evidente stato confusionale. Sei donne sono incinte, una delle quali alla fine della gravidanza. Complessivamente, le condizioni di salute dei migranti sono buone tranne quelle di un uomo con infezioni cutanee e sottocutanee ed una tumefazione all’inguine e due casi di ernia ombelicale. A bordo sono saliti i medici del Ministero della Salute per una prima ricognizione. Secondo quanto riferito comunque dal comandante della nave, Francesco Laghezza, non sono segnalate patologie degne di nota.

 

Intanto la Squadra mobile di Vibo Valentia, unitamente al gruppo Aeronavale della Guardia di finanza, ha posto in stato di fermo una persona del Gambia, accusata, a conclusione delle indagini sullo sbarco di ieri di oltre 400 migranti a bordo della Motonave “Phoenix”, di avere condotto sino al limite delle acque territoriali un grosso barcone con circa 160 migranti a bordo, prima che gli occupanti dello stesso natante venissero tratti in salvo da una nave del Muos. La persona fermata, che non risulta avere precedenti penali in Italia, aveva dichiarato di essere minorenne ma, a seguito di specifici esami radiografici, è emerso che in realtà aveva raggiunto la maggior età. Il giovane è stato così fermato e portato nel carcere di Vibo Valentia in attesa di giudizio.

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