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Mare sporco sul Tirreno cosentino, turista infuriata: “Rischiamo salmonella e dermatosi”
La signora ha anche provveduto a presentare un esposto ai carabinieri di Fiumefreddo Bruzio.
FIUMEFREDDO BRUZIO (CS) – Le pessime condizioni di parte del litorale Tirrenico cosentino continuano a suscitare rabbia e frustazione in cittadini e residenti. Nei giorni scorsi una turista ha provveduto a presentare un esposto al comando Carabinieri di Fiumefreddo Bruzio, al Prefetto di Cosenza, alla Guardia Costiera di Paola, alla Polizia Municipale e al sindaco di Fiumefreddo Bruzio Vincenzo Gaudio Calderazzo. Un atto in cui la donna informa le autorità competenti che “nel mare del Comune di Fiumefreddo si evidenziano chiazze oleose e sporcizia di dubbia provenienza (fogne – liquami?) che potrebbe danneggiare seriamente la salute di tutti i bagnanti. Si rende noto inoltre lo stato di sporcizia e di degrado (spazzatura di ogni tipo) in cui versano spiaggia e strade dello stesso Comune”. La turista inoltre non ha esitato a scrivere una lettera al vetriolo al sindaco Vincenzo Gaudio Calderazzo il quale ad oggi pare non abbia ancora fornito alcuna risposta. “Gentile Signor Sindaco, sono una turista che oramai da circa venticinque anni – scrive la donna – è solita villeggiare in questo bellissimo paese di cui lei è il principale amministratore.
Ho deciso di far sentire la mia voce insieme a quella di altri, che come me, ricordando il mare cristallino di qualche anno fa, sperano ancora che tornando di nuovo, ‘qualcuno’ nel frattempo si sia preso a cuore il problema ce sembra ormai irrisolvibile del mare inquinato, della sporcizioa che la fa da padrona sulla spiaggia e sulle strade vicino a molte abitazioni. non è la solita polemica di ‘quello del nord’ (l’Italia tutta, non è di tutti?), ma un voler farsi sentire affinché questo meraviglioso luogo, possa, con la volontà di cittadini e amministratori, essere conosciuto e ricordato da chi come me l’ha visitato la prima volta, un borgo pieno di storia, di arte, con mare e spiaggia bellissimi, un territorio meritevole di essere da tutti amministrato e rispettato. Questo significa rimboccarsi le maniche e assumersi delle responsabilità (non è ciò che si fa quando si chiede di essere votati?). Significa anche prendersi cura della salute delle persone (residenti e non) che trascorrono periodi più o meno lunghi qui. Attualmente è evidente che tutto è lasciato al caso.
Quando arrivano la scia schiumosa e le chiazze oleose si aspetta, non si entra in acqua perché, si sa, ‘forse ti viene la salmonella, qualche dermatosi, o peggio il tifo’. Se dovesse succedere veramente questo anche ad uno solo di noi chi sono i responsabili? Mi domando anche: ‘sì certo c’è la crisi, le casse comunali sono vuole, ma mettere qualche cassonetto della raccolta differenziata lungo la spiaggia costa così tanto? Magari collocarne qualcuno in prossimità dei pochi lidi, dove chi desidera comprare una bibita e consumarla sulla spiaggia non ha poi dove buttarne il contenitore? Il mio sogno di passare l’agognato periodo della pensione in questo luogo sta sfumando. Mi sento prista della libertà di poter vivere nel posto in cui vorrei poter star beme. Mi impegnerò a far conoscere questa situazione attraverso ogni mezzo. Spero di riuscirci prima che qualche sfortunato arrivi al Pronto Soccorso per essersi sentito male dopo aver fatto il bagno nel mare di Fiumefreddo Bruzio”.
Foto: litorale Fiumefreddo Bruzio, Venerdì 5 Agosto 2016 ore 12.30



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