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Madre in cerca di prostitute per figlio disabile

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Madre in cerca di prostitute per figlio disabile

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TREVISO – Una donna trevigiana chiede la riapertura delle case chiuse, senza ipocriti moralismi e consapevole di dare voce a una buona parte di popolazione italiana.

Il tutto nasce dalla necessità di dare al proprio figlio disabile, un 30enne rimasto paralizzato a seguito di un incidente, la possibilità di soddisfare i propri desideri sessuali. La donna spiega: “Mio figlio ha le stesse identiche pulsioni che ha qualsiasi giovane della sua età tanto più che a causa della sua condizione non ha mai avuto alcuna storiella come solitamente capita nell’adolescenza”. Quando il giovane ragazzo ha iniziato a reclamare di voler avere le stesse possibilità dei suoi coetanei anche nella sfera sessuale, la madre ha cercato una prostituta che fosse seria ma soprattutto sicura a livello sanitario. Una volta trovata però si è posto subito un problema! La squillo le ha chiesto 500 euro a incontro, cifra insostenibile per l’economia familiare. Continua la donna “penso sia fondamentale riaprire le case chiuse, magari organizzate in modo diverso ma sicure e con prezzi controllati per dare alle persone disabili come mio figlio la possibilità di vivere la sfera sessuale in modo normale, come tutti gli altri, senza che le famiglie alle prese con problemi del genere siano costrette a seguire percorsi comunque poco sicuri e ad affrontare spese folli per vedere felice il proprio ragazzo”.

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