Omicidio Curcio nel ’95, dopo 21 anni arrestati due responsabili del delitto

L’omicidio venne compiuto il 7 agosto del 1995. Oggi la squadra mobile ha arrestato due persone ritenute responsabili del delitto.

CATANZARO – Bruno Gagliardi, di 42 anni, e il cugino omonimo di 50, sono stati arrestati stamattina dalla squadra mobile di Catanzaro con l’accusa di omicidio. I due sarebbero i responsabili dell’uccisione di Gennaro Curcio, 26 anni, avvenuto a Nocera Terinese il 7 agosto 1995, all’interno di un negozio di autoricambi.

I due cugini, secondo la ricostruzione degli inquirenti, all’epoca dei fatti facevano parte di un gruppo criminale emergente che tentava di affrancarsi dalla cosca Bagalà, alleata della più potente cosca Iannazzo di Lamezia egemone sui traffici illeciti dei comuni del litorale lametino, di cui il giovane ucciso, sarebbe stato referente.

Nell’ordinanza del Gip si ritengono sussistenti a carico degli indagati gravi indizi di responsabilità in ordine all’agguato. In particolare le attività investigative si sono sviluppate anche dalla dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gennaro Pulice, che si è autoaccusato di essere autore materiale dell’omicidio. Dopo di ciò è stato possibile per gli inquirenti delineare il quadro criminale in cui era maturato l’evento delittuoso nonché di definire le responsabilità degli indagati, in particolare dei due omonimi, Bruno Gagliardi, che avrebbero rispettivamente scortato il killer sul luogo del delitto e aver avuto un ruolo di carattere logistico-organizzativo.

L’omicidio sarebbe stato compiuto da un gruppo di “scissionisti” intenzionati a scalzare l’egemonia dei Bagalà sulle estorsioni da essi gestite, in maniera esclusiva, nei Comuni di Falerna, Gizzeria e Nocera Terinese.

Del gruppo in questione facevano parte oltre Gianfranco Norberti, che per l’episodio in questione ha già riportato condanna definitiva e Gennaro Pulice, nonchè i due Bruno Gagliardi, anche Giovanni La Polla e Salvatore Ruberto, entrambi rimasti uccisi in quella che viene ricordata come la “strage di Sambiase” compiuta a Lamezia Terme il 29 settembre del 1995, quale immediata risposta da parte delle cosche dominanti all’omicidio di Curcio, e con la quale si mise termine alle mire espansionistiche del menzionato gruppo emergente.