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Operazione “Carambola” nella Sibaritide – GLI ARRESTATI

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Operazione “Carambola” nella Sibaritide – GLI ARRESTATI

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COSENZA – L’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, che dall’alba di oggi stanno eseguendo 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Tra gli arrestati anche il cognato del presunto boss di Rossano Nicola Acri catturato dopo una lunga latitanza nel novembre 2011. Presi di mira i componenti di una banda di spacciatori attiva nel capoluogo e nel comprensorio della Sibaritide. In esecuzione anche tre provvedimenti di obbligo di dimora e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I destinatari delle misure cautelari sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina a mano armata, estorsione, furto e ricettazione. Neutralizzata dunque, una fitta rete di spacciatori molto attiva, che traeva dalla sua attività ingenti guadagni. Le misure cautelari sono scaturite dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Rossano sulla morte per overdose di un giovane avvenuta nell’ottobre del 2011, e dalle indagini sul tentato omicidio di Antonio Manzi e del figlio Francesco, avvenuto nel luglio del 2011. Arrestate in flagranza già otto persone e sequestrati ingenti quantitativi di droga. I destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina a mano armata, estorsione, furto e ricettazione.

 

“Si chiama operazione Carambola – ha spiegato il Colonnello Giuseppe Brancati, comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, durante la conferenza stampa – perche’ gli spacciatori, in un’intercettazione telefonica, facevano riferimento ad una stecca. Ovviamente parlavano in codice. Il fatto che ci sia tra gli arrestati anche il cognato del boss Nicola Acri, fa pensare che l’organizzazione fosse vicina alle cosche della ‘ndrangheta”. Tra gli arrestati c’e’ infatti anche Antonio Calarota, il cognato del presunto boss di Rossano, catturato dopo una lunga latitanza nel novembre del 2011. Nel corso delle indagini, avviate a seguito della morte di un giovane per overdose, sono stati sequestrati importanti quantitativi di eroina. Gli indagati sono accusati di far parte di un’organizzazione dedita alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina a mano armata, estorsione, furto e ricettazione. Le indagini sono partite dalla morte per overdose di un giovane, nel mese di ottobre del 2011, e dalle attività investigative svolte sul tentato omicidio di Antonio Manzi e del figlio Francesco, avvenuto nel luglio del 2011. Impegnati circa 120 militari, supportati da uomini dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, unità cinofile e un velivolo del Nucleo elicotteri di Vibo Valentia. Eseguite numerose perquisizioni. Una persona e’ ancora ricercata.

 

Gli arrestati sono: Pierpaolo Manzi, Alessandro Manzi, Pasqualino Veronese, Antonio Calarota, Vito Cruceli, Gaetano Morelli, Serafino Guido, Guglielmo Solferino, Mauro Salvatore Pometti, Serafino Scarlato e Cosimo Damiano De Franco, finiti in carcere. Ordine di custodia ai domiciliari per Antonella Caruso, Anthony Brogneri, Marco Gaviano, Francesco Guidi, Antonio La Banca, Loris Schiavelli, Andrea Tocci e Alfonso Russo. Obbligo di dimora per Agostino Catalano e Antonio Visciglia. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giovan Battista Fragale, Natasha Rizzo e Achiropita Sapia.

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