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Sergio Crocco e la Tanzania: “L’Africa e quel sottile filo tra la massima tragedia e la massima bellezza” (AUDIO)

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Sergio Crocco e la Tanzania: “L’Africa e quel sottile filo tra la massima tragedia e la massima bellezza” (AUDIO)

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Dopo il viaggio nella Repubblica Centrafricana e nel Madagascar, Sergio Crocco e tutti gli amici della Terra di Piero sono tornati dalla Tanzania, con la consapevolezza sempre maggiore che si può fare tanto anche per chi è così lontano da noi.

 

COSENZA – Si chiama “Progetto Pamoja” e consiste nel realizzare ad Iringa, in Tanzania il “Parco Piero Romeo” che dà lustro alla città di Cosenza. Perchè “pamoja”? Perchè vuol dire insieme e la Terra di Piero rappresenta davvero un insieme; una realtà capace di coinvolgere persone, città, amici e realizzare opere che sembravano impossibili. “L’Africa è estrema – racconta Sergio, presidente de La Terra di Piero – ed è la prova della massima tragedia e della massima bellezza che si fondono scatenando sentimenti contrastanti”.

Abbiamo girato tantissimo visitando gli orfanotrofi di Mgolole, di Morogoro, Dodoma, Iringa, Dar es Salaam, dove ci sono tantissimi bambini affetti dall’Aids e dove i bambini – racconta Sergio – ti prendono le mani e non vorrebbero più lasciarti andare. Se dai loro due caramelle, le prendono entrambe con una mano. L’altra è impegnata nel tenere la tua”. Un messaggio che genera l’azione e l’impegno perchè “La Terra di Piero è nata in Africa e vuole tornare in Africa. Quando vado in Africa mi rendo sempre conto della grande differenza che c’è tra la fame…e l’appetito”.

Sergio Crocco ha raccontato l’emozione del viaggio in Tanzania ai microfoni di Rlb Radioattiva

ASCOLTA L’INTERVISTA

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“Abbiamo soprattutto visitato gli orfanotrofi dove abbiamo visto casi di Aids, immagini terribili, che però sono ‘realtà’ e bisogna confrontarsi con questo tipo di cose e dare aiuto. Ci sono ospedali che hanno assoluto bisogno di medicinali, gli orfanotrofi con i bimbi affetti da Hiv non hanno neanche le garze… E noi cercheremo di dare una mano anche in questo senso. Ma il progetto più grande lo faremo ad Iringa, città a sud della Tanzania, dove c’è una scuola statale molto bella e accogliente, che ospita bambini disabili. Lì vogliamo riproporre un parco Piero Romeo per dare a quei bambini la possibilità di esercitare un loro diritto: il primo è quello del cibo, e il secondo è certamente quello del gioco”.

Come si può contribuire al progetto?

“A dicembre faremo altri tre spettacoli, addirittura uno è in programma per il 25 dicembre e riproporremo uno speciale Conzativicci. Ma delle altre modalità daremo conto in seguito”.

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