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Sanità, energia elettrica, acqua e gas: cosa succede se al Referendum vince il Sì

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Sanità, energia elettrica, acqua e gas: cosa succede se al Referendum vince il Sì

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Le ripercussioni sulla quotidianità del voto che gli italiani sono chiamati ad esprimere il prossimo 4 Dicembre.

 

ROMA – “Che gli italiani, per la stragrande maggioranza, non abbiano idea delle ricadute che il voto al referendum del 4 dicembre potrà avere sulla loro salute, così come chiarito dalla recente indagine Doxa, purtroppo non ci sorprende affatto. Il 96% degli italiani infatti ignora le ricadute che il voto del 4 dicembre potrà avere sulla salute dei cittadini e solo il 12% sa di cosa parla il Titolo V della Costituzione.

 

Questa è la conseguenza della personalizzazione del referendum da parte di Renzi che fin dall’inizio, ha banalizzato il dibattito limitandosi a slogan. A sua volta, l’informazione pubblica è stata estremamente carente, non realizzando una campagna informativa realmente basata sui contenuti”. Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali. “Nell’ambito dell’imbarbarimento del dibattito sul referendum, voluto da Renzi, il tema della salute purtroppo merita una menzione speciale.

 

Dalle file del governo continuano a usare il nesso tra le riforme il diritto alla salute: un approccio tanto superficiale quanto ingannevole. La ripartizione delle competenze in materia sanitaria resterà eccome, contrariamente a quanto dichiarano Lorenzin, Boschi e compagnia bella. Aggiungiamo che gli ultimi governi, e quello di Renzi in particolare, hanno adottato politiche volte a indebolire il nostro Sistema Sanitario Nazionale, così da favorire sempre più l’espansione del privato“.

 

“Lo scaricabarile sulle Regioni, che pure in alcuni casi hanno pesanti responsabilità, è assolutamente pretestuoso perché questo esecutivo in tre anni ha assestato colpi pesantissimi al diritto alla salute in alcuni casi, mentre in altri non ha mai dato seguito agli annunci, sport nel quale Lorenzin eccelle su presunte rivoluzioni nella sanità. Menzogne, quelle di esponenti del governo e della maggioranza, tanto più indegne perché fanno leva sulla salute e sui malati. Soltanto questo basterebbe per opporsi a questi disinvolti demolitori del SSN”, concludono.

 

“Dietro la nuova Costituzione a firma Renzi-Boschi-Verdini si cela un vero e proprio furto di democrazia da parte del Governo che porterà alla privatizzazione di acqua, luce e gas“. Lo scrive, in un post su Facebook, il deputato M5S Danilo Toninelli. “Che cosa significa, infatti, “revisione del Titolo V”? Nessuno può capirlo leggendo il quesito truffa di Renzi, ma noi sappiamo che significa le mani delle multinazionali sui servizi pubblici, significa il via libera a opere faraoniche che portano benefici solo a chi le fa e ai partiti che ci stanno dietro.

 

Opere come il Ponte sullo Stretto che solo a progettarlo ha già prodotto sprechi e mangiatoie di denaro pubblico. Noi lo sappiamo e abbiamo anche le prove!”, scrive Toninelli allegando – e invitando a diffonderlo – al suo post un video “contenente le dichiarazioni, datate settembre 2013, di Lorenzo Codogno, capo della direzione Analisi economico-finanziaria del dipartimento del Tesoro”.

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