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Violenze fisiche e psicologiche in una scuola materna: sospesa la maestra

Calabria

Violenze fisiche e psicologiche in una scuola materna: sospesa la maestra

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maltrattamenti scuola

Grazie alla denuncia dei genitori e dai filmati delle telecamere, è stato possibile inchiodare la maestra, che ripetutamente perpetrava vessazioni e percosse ai suoi alunni

CROTONE – Ancora un altro terribile caso di maltrattamenti tra le aule scolastiche, a danno di bambini innocenti di tenera età. Infatti, si tratta di una scuola materna, dove gli alunni hanno subito vessazioni e percosse sul volto, sulla nuca e sulle gambe. Persino sono stati tirati con forza dalla sedia, cadendo spesso a terra. Fortunatamente i maltrattamenti, documentati dalla polizia, sono stati scoperti e hanno inchiodato la maestra della materna che li perpetrava. E’ stato possibile grazie alla denuncia dei genitori, che ha consentito alla polizia di Crotone di porre fine a questi episodi, notificando a alla maestra un’ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio con divieto di svolgere l’attività d’insegnamento.

Il provvedimento cautelare trae origine da alcune denunce presentate alla squadra mobile a inizio dicembre da genitori di bambini, alunni dell’indagata, che lamentavano che la maestra, a dire dei propri figli, durante gli orari scolastici, teneva condotte vessatorie di natura fisica e psicologica nei loro confronti. In particolare, secondo quanto riferito dai figli ai genitori, ci sarebbero stati episodi di percosse sulle mani, alla nuca e sul viso perpetrate dalla maestra durante gli orari in cui era in classe. Nell’ambito delle investigazioni, la visione dei filmati acquisiti ha consentito di verificare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico della maestra la quale in più occasioni e in giorni diversi, colpiva taluni alunni con schiaffi alla nuca ed in pieno viso, li percuoteva più volte alle gambe, li afferrava con violenza e li tirava con forza dalla sedia provocandone spesso la caduta a terra. Con le attività tecniche i poliziotti hanno documentato ulteriori vessazioni di natura psicologica rivolte ai bambini che si dimostravano lenti nell’esecuzione dei lavori di classe o nel consumare la loro merenda; in tali frangenti la maestra castigava i bambini costringendoli a rimanere in piedi verso la finestra o addirittura gli strappava la merenda dalle mani per poi gettarla nel cestino.

Foto di copertina di repertorio

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