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Assolto vigile del fuoco del Cosentino accusato di omicidio colposo
L’uomo era stato indagato per un incidente avvenuto sulla statale 106 nel corso di un intervento antincendio.
ROSSANO (CS) – Il Giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari Luca Colitta accogliendo la tesi dei difensori avvocati Ettore Zagarese e Lucia Pistola, su richiesta del pm Giuliana Rana, ha assolto “per non aver commesso il fatto” il vigile del fuoco rossanese B.B.P., di 34 anni. L’uomo è accusato di omicidio colposo in seguito al decesso di un imprenditore 34enne, Michele Fava, in un sinistro stradale verificatosi sulla strada statale 106 jonica il 29 aprile 2011 durante l’espletamento del servizio antiincendio.
LE ACCUSE MOSSE AL VIGILE DEL FUOCO
L’imputato B.B.P., alla guida dell’autobotte in dotazione ai Vigili del Fuoco, mentre insieme ad altri colleghi si stava recando con urgenza a spegnere un incendio, nell’attraversare il ponte sul Fiume Saraceno nel territorio di Villapiana, si è scontrato con una Fiat Punto condotta da Michele Fava, che è deceduto a seguito delle gravi lesioni riportate nell’incidente.
IL PROCESSO A CARICO DEL VIGILI DEL FUOCO
Sull’episodio la Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta che, all’esito della fase preliminare, sono sfociate nel rinvio a giudizio dell’uomo disposto dal Gup del Tribunale di Castrovillari con l’accusa di omicidio colposo. Numerose le udienze dibattimentali dinanzi al Tribunale penale monocratico, nel corso delle quali si procede alla escussione dei testi indicati dalle parti e all’espletamento di ben tre consulenze tecniche finalizzate alla ricostruzione degli eventi. In fase di discussioni finali, i difensori dei familiari di Michele Fava, costituitisi parte civile, hanno chiesto la condanna dell’imputato alle pene di legge nonché al risarcimento del danno.
I difensori di B.B.P., avvocati Ettore Zagarese e Lucia Pistola, evidenziano invece come non sia possibile ascrivere alcuna responsabilità al proprio assistito che, nello svolgimento del proprio dovere e nella urgenza dell’intervento programmato, tra l’altro effettuato azionando gli strumenti di emergenza visivi e sonori che imponevano agli altri utenti della strada di dare precedenza, ha mantenuto una corretta condotta di guida. Il Tribunale di Castrovillari, al termine di una camera di consiglio protrattasi sino al tardo pomeriggio, ha accolto in pieno la tesi difensiva pronunciando nei confronti del 34enne B. B. P. una sentenza assolutoria con formula ampia.



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