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Inchiesta “Robin Hood”: l’ex assessore regionale Nazzareno Salerno rimane tra le sbarre

Calabria

Inchiesta “Robin Hood”: l’ex assessore regionale Nazzareno Salerno rimane tra le sbarre

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Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, avanzata dai difensori di Salerno e Marano.

 

CATANZARO – L’ex assessore regionale della Calabria e attuale consigliere regionale di Forza Italia, Nazzareno Salerno, resta in carcere e con lui, anche, Ortensio Marano: i due principali indagati dell’inchiesta “Robin Hood” coordinata Dda di Catanzaro. Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, avanzata dai difensori di Salerno e Marano e ha disposto la misura carceraria. Salerno e Marano, difesi rispettivamente dagli avvocati Vincenzo Gennaro e Giovanni Marafioti, erano finiti tra le sbarre lo scorso 2 febbraio.

I due, secondo la Dda, avrebbero stretto un “patto scellerato” per ottenere i fondi pubblici del Credito Sociale e per destinarli alle società Cooperfin Spa e la M&M Management, sottraendoli alle famiglie povere della regione cui erano destinati. Entrambi sono accusati di appropriazione indebita dei fondi del Credito Sociale. Nazzareno Salerno da ex assessore regionale al Lavoro avrebbe infatti favorito Marano e una sua società nella gestione dei fondi del Credito sociale in cambio del versamento di denaro a titolo di tangenti.

 

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