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Cosca Gallace: scovati due latitanti. Uno era a casa, l’altro a Napoli

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Cosca Gallace: scovati due latitanti. Uno era a casa, l’altro a Napoli

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CATANZARO – Le forze dell’ordine attribuiscono loro ruoli di spicco all’interno della ‘ndrina Gallace-Gallelli.

Si tratta del 53enne Domenico Origlia e del suo ‘compare’, il 34enne Angelo Russomanno. Il primo รจ stato arrestato a Guardavalle nel catanzarese. L’uomo aveva provveduto a costruire all’interno della propria villa una stanza segreta occultata in un armadio a muro. Un bunker, cui apertura si azionava schiacciando una mensola, dove l’uomo si era rifugiato dal luglio scorso quando sfuggรฌ all’arresto disposto a seguito dell’operazione Itaca volta a smascherare le infiltrazioni del clan Gallace nell’economia locale. All’interno della sua ‘gabbia dorata’ Origlia pare conservasse solo generi di prima necessitร , santini e un rosario. Ad insospettire i carabinieri del comando di Catanzaro, che da tempo tenevano sotto controllo i familiari di Origlia, il fatto che questi acquistavano regolarmente i farmaci utilizzati dal latitante. Dopo l’arresto lo squadrone dei cacciatori di Calabria e i militari sono stati aggrediti verbalmente dai residenti del quartiere in cui si nascondeva Origlia accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione.

 

Contestualmente, a Napoli, un altro affiliato della famiglia Gallace รจ stato arrestato dai militari partenopei. Angelo Russomanno รจ il nipote di Vittorio Procopio, 66enne condannato all’ergastolo per omidicio ed associazione a delinquere di stampo mafioso. Il giovane invece risulta essere ricercato dalle autoritร  dal 2011 in quanto arrestato con l’accusa di narcotraffico si sarebbe dato alla macchia mentre era detenuto ai domiciliari muovendosi grazie ad una falsa carta d’identitร . Per sfuggire alla cattura, Russomanno che si nascondeva nell’appartamento di una pregiudicata 47enne, avrebbe tentato di rifugiarsi in uno scantinato dietri alcuni pennelli di legno.

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