Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Alitalia cancella i voli per Reggio, Occhiuto ricorda i finanziamenti ricevuti dalla compagnia di bandiera

In Evidenza

Alitalia cancella i voli per Reggio, Occhiuto ricorda i finanziamenti ricevuti dalla compagnia di bandiera

Pubblicato

il

idisu 41

In qualità di presidente della Commissione Mezzogiorno Aassociazione Nazionale Comuni Italiani Occhiuto contesta la soppressione di 56 voli settimanali a partire dal 27 marzo. 

 

COSENZA – “La decisione assunta da Alitalia di interrompere ogni operazione sull’aeroporto di Reggio Calabria, cancellando i 56 voli settimanali previsti, testimonia l’assenza, nel nostro Meridione, di una politica dello sviluppo capace di rispettare le legittime aspettative di crescita territoriale”. Lo dichiara Mario Occhiuto nella veste di presidente della Commissione Mezzogiorno e Coesione strutturale ANCI. “Il risultato, francamente, è paradossale – sostiene Occhiuto – da un lato si creano le aree metropolitane, ed è il caso di Reggio e di Messina (con la città siciliana che trae maggiori benefici dalla presenza dello scalo reggino), destinando opere e finanziamenti pubblici, mentre dall’altra si desertificano i territori costringendo i vettori aerei ad abbandonare il mercato. Se Alitalia abbandona il campo significa che la percezione delle aspettative di redditività e di credibilità del mercato non appare quella di legittimare una strategia di investimenti di medio periodo.

 

E questo è un problema politico che, però, non può esonerare la compagnia di bandiera, oggetto di una serie infinita di restyling finanziari, dalle sue responsabilità. Parlando del caso specifico – aggiunge il presidente della Commissione Anci nonché Sindaco di Cosenza – non possiamo non sottolineare come due dei tre scali calabresi (Crotone e, appunto, Reggio Calabria) siano a forte rischio di chiusura, nel mentre è stato di recente approvato un Piano regionale dei Trasporti che, addirittura, prevede la presenza di un quarto scalo nella regione. Sembra impensabile pretendere che la politica dei trasporti si faccia esclusivamente sugli hub aeroportuali mentre, proprio in Calabria, il trasporto ferrato e gommato è distante anni luce dagli standard nazionali ed europei. Emergenze e misure tampone non risolvono le questioni strutturali. E’ arrivato dunque il momento – conclude Occhiuto – di porre la questione Trasporti, come fa autorevolmente il Presidente nazionale dell’ANCI Antonio Decaro, all’interno di una più complessiva strategia di rafforzamento degli attrattori turistici e culturali del Mezzogiorno”.
 
 
“Rimane lo sbigottimento nell’apprendere la notizia che alla fine Alitalia abbia deciso di cancellare tutti i voli (piu’ di cinquanta). Un danno e un disagio non certo inconsistenti per chi deve raggiungere Reggio Calabria da Roma, Milano e Torino e viceversa. Non lo diciamo solo noi che facciamo opposizione a questo Governo regionale che ci sono delle responsabilita’ palesi, gravi e inaccettabili. E’, infatti, la stessa principale Compagnia aerea italiana ad aver spiegato in un comunicato stampa come tutti i tentativi di trovare una soluzione insieme alle autorita’ locali si siano rivelati vani“. Il consigliere regionale Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia), fa eco alle dichiarazioni del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. “Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata’, ha annunciato iniziative clamorose. In tutta questa storia mortificante – replica Orsomarso – di clamoroso, i calabresi, ed in particolare i reggini, stanno registrando la totale assenza ed incompetenza del Governo nazionale, dell’esecutivo regionale e di chi da poco tempo amministra la Citta’ metropolitana reggina”.

 

Il consigliere regionale Orsomarso, questa mattina, ha partecipato al presidio di protesta organizzato dal Consigliere comunale di Fdi, Massimo Ripepi . “Conosciamo bene le ragioni tecniche e gestionali che hanno spinto Alitalia ad aprire un confronto sulla sostenibilita’ economica dei collegamenti Abbiamo, quindi, osservato con rispetto istituzionale e quasi in silenzio fiduciosi nella capacita’ di responsabilita’ e di attenzione di ciascuno dei rispettivi ruoli di Governo. Tutto vano. La situazione venutasi a creare con Alitalia insieme alla Sanita’, alle problematiche del porto di Gioia Tauro e tante altre questioni che hanno al centro gli interessi dei calabresi dimostrano quanto la filiera istituzionale dei Governi Pd risulti inadeguata e incapace, o meglio ancora, distratta dalle vicende della scissione e della propria guerra interna a fini congressuali che pare essere ad ogni livello il solo interesse dei tanti uomini del PD che ricoprono, a vario titolo, ruoli di Governo. Noi di Fratelli d’Italia – conclude Orsomarso – manterremo il presidio permanente e non escludiamo che sia arrivato il tempo di chiedere ai calabresi di scendere in piazza per manifestare, al di la’ delle sedi istituzionali, tutto il proprio disappunto”.

 

“Non si puo’ perdere neanche un solo istante: sono in gioco fondamentali diritti dei cittadini, da quello alla mobilita’ fino a quello alla salute. Tutti i soggetti istituzionali coinvolti, Governo nazionale, Regione e Comune, devono attivarsi per fare in modo che Alitalia non abbandoni l’aeroporto di Reggio Calabria o che, comunque, lo scalo reggino rimanga aperto e migliori la propria offerta di voli“. A chiederlo e’ il segretario regionale della Ugl Calabria, Ornella Cuzzupi, che interviene dopo l’annuncio dato dall’ex compagnia di bandiera che, a quanto pare, abbandonera’ il Tito Minniti dal prossimo 27 marzo. “Il governatore Oliverio – dice – mercoledi’ incontrera’ a Roma il ministro alla Infrastrutture Graziano Delrio per discutere della situazione. Ci aspettiamo che stavolta non siano fatte soltanto chiacchiere e annunci, ma si producano risultati concreti. E serve anche fare chiarezza su una vicenda che comincia ad avere contorni poco chiari.

 

Ad esempio – dice ancora il segretario regionale della Ugl – Non convince l’annuncio della ex compagnia di bandiera arrivato dopo poche ore dall’aggiudicazione dei servizi aeroportuali alla Sacal, societa’ che gestisce attualmente lo scalo di Lamezia. Una coincidenza assai singolare che dimostra come sui diritti dei cittadini siano in corso speculazioni economiche. Nelle stesse ore inoltre si torna a parlare anche della possibile costruzione dell’aeroporto della Sibaritide, la cui realizzazione e’ stata inserita anche nel piano regionale dei trasporti. I cittadini di Reggio Calabria – prosegue Cuzzupi – non possono tollerare oltre di essere presi in giro. La Regione deve fare chiarezza sui propri piani, cosi’ come deve fare Sacal che deve illustrare il proprio piano per il rilancio degli aeroporti calabrese e il ruolo che intende affidare al Tito Minniti. Secondo la Ugl esistono le condizioni perche’ venga concessa all’aeroporto dello Stretto la continuita’ territoriale, in maniera che Alitalia possa rivedere la propria decisione e confermare, magari potenziandoli, i fondamentali voli per Milano, Roma e Torino. In ogni caso, e a prescindere alla futura presenza di Alitalia a Reggio Calabria, occorre un piano che possa attrarre altre compagnie in grado di fornire lo stesso servizio. La Citta’ Metropolitana non puo’ prescindere dall’aeroporto per programmare il proprio futuro e la Ugl si schiera al fianco della cittadinanza dando la piena disponibilita’ anche ad ogni azione di protesta e sollecitazione che possa servire a raggiungere l’obiettivo”.

 

La parlamentare Enza Bruno Bossio (Pd), ha reso noto di aver chiesto al presidente Michele Meta l’audizione, in commissione Trasporti della Camera dei Deputati, dell’amministratore delegato di Alitalia. “Sono infatti convinta – spiega – che le vere ragioni per le quali la compagnia aerea decide di abbandonare Reggio Calabria, non sono quelle addotte dall’amministratore delegato Cramer Ball. La scelta di ritirarsi dall’aeroporto dello Stretto e’ sottesa nella proposta del nuovo piano industriale dell’azienda. Il bilancio di Alitalia, in rosso ormai da molti anni, ha registrato nel 2016 una perdita secca di 500 milioni di euro. Le perdite che denuncia l’Ad Cramer Ball su Reggio Calabria costituiscono solo l’1% del monte complessivo. Il piano predisposto dall’attuale management aziendale – sottolinea – prevede una riduzione dei costi di circa 200 milioni di euro per quest’anno, fino a 250 milioni per il 2019. Per raggiungere questi obiettivi si punta sulla cancellazione di alcune rotte interne e sulla riduzione di 2000 dipendenti, di cui circa l’80% sarebbe personale impiegato a terra. La scelta di abbandonare Reggio Calabria – continua – va contrastata, dunque, e messa in discussione, nell’ambito della trattativa che da oltre un mese e’ stata avviata tra i vertici aziendali e i ministri Del Rio e Calenda in rappresentanza del Governo, nel merito del piano industriale”.

 

Enza Bruno Bossio fa rilevare che “solo qualche settimana addietro il ministro Calenda ha opportunamente ammonito che “Alitalia e’ gestita male e le colpe non debbano ricadere sui lavoratori”. Ancor di meno, aggiungiamo noi, su quei territori verso i quali l’azienda ha tenuto un atteggiamento vessatorio a carico dei cittadini. Chi strumentalizza questa vicenda per polemiche da cortile, quindi, fa solo un favore ad Alitalia che ovviamente trarrebbe grande vantaggio da una rappresentanza istituzionale e sindacale intenta a beccarsi come “i polli di Renzo”. La soluzione, anche per Reggio Calabria, va dunque ricercata – spiega la deputata – prima di tutto, nella rivisitazione delle strategie nazionali aziendali di Alitalia. In ogni caso la Calabria non puo’ essere ricattata da Alitalia, anzi l’Ad Cramer Ball si pronunci immediatamente sulle disponibilita’ e le proposte che da tempo ha messo in campo il presidente Mario Oliverio. La Regione in questi mesi – fa rilevare la parlamentare del Pd – non solo e’ intervenuta perche’ la Sogas non interrompesse i servizi aeroportuali, ma ha anche offerto la possibilita’ ad Alitalia di ridurre i costi di gestione attraverso varie iniziative a partire dal bando, gia’ pubblicato ufficialmente in pre informativa, per supportare le compagnie che agiscono con nuovi voli o potenziamenti di quelli esistenti anche nell’aeroporto di Reggio Calabria. Nell’incontro previsto per mercoledi’ al Ministero dei trasporti sara’ anche verificata la possibilita’, gia’ avanzata dal presidente Oliverio, di imposizione di oneri del servizio pubblico sulla rotta Reggio Calabria-Roma e viceversa. Se su questo versante dovesse permanere il silenzio assordante di Alitalia sarebbe ancora piu’ manifesta la pretestuosita’ della condotta manageriale aziendale”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA