Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Bronzi di Riace che flop, Sgarbi: ‘Li vorrei a Milano ma sono ostaggio della ‘ndrangheta’

Archivio Storico News

Bronzi di Riace che flop, Sgarbi: ‘Li vorrei a Milano ma sono ostaggio della ‘ndrangheta’

Pubblicato

il

e491ee6210069a16fdd631fa9708b0e3

REGGIO CALABRIA – Incassano solo 840 euro al giorno.

Nonostante 4 anni di lavoro e oltre 32 milioni di euro spesi per restaurare il museo che li ospita, i due guerrieri non attraggono i turisti che in 4 mesi, sono stati poco più di 21mila. Numeri e cifre davvero impietose quelle pubblicate questa mattina sul Corriere Della Sera, in un interessante articolo sullo situazione attuale dei musei italiani e sulla scarsa presenza di visitatori  (fatta qualche eccezione, come gli Uffizi di Firenze), nonostante lo sconfinato ed inestimabile patrimonio artistico che il nostro Paese può vantare. Ma l’articolo si ĆØ focalizzato principalmente sul flop del Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria e sui suoi due ospiti più famosi, quelli che dovrebbero rappresentare il simbolo del museo stesso e della Regione Calabria: i Bronzi di Riace. I due guerrieri avrebbero dovuto riportare lustro alla cittĆ , soldi e tanti turisti dopo che Il Museo nazionale archeologico venne chiuso per restauro dal 2009 al dicembre 2013 e i bronzi trasferiti nel vicino Palazzo Campanella, sede del consiglio regionale della Calabria. Quando venne riaperto, dopo quattro anni di lavori, costati ben 32 milioni di euro spesi, fu l’allora ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, ad assistere a tutte le fasi di riposizionamento dei due guerrieri.

 

Il sistema statistico del ministero per i Beni culturali (il Sistan) mette in fila gli ultimi numeri ufficiali e sono davvero poco entusiasmanti. Tra gennaio ed aprile d sono stati appena 21.407 i visitatori paganti (con 57.405 non paganti), per un incasso di 840 euro al giorno… una miseria rispetto al valore delle due statue.Incassi complessivi: 100mila 901 euro.

 

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria (dott.ssa Simonetta Bonomi) ha meritoriamente deciso per un orario privo di riposo settimanale, dalle 9 alle 19, tutti i giorni, senza soste. Quindi dividendo gli incassi complessivi per 120 giorni di apertura, si arriva ai 840 euro al giorno. I musei (tranne le Sovrintendenze speciali) non godono di autonomia finanziaria e gli introiti, continua l’articolo, finiscono nell’amministrazione centrale del Ministero per i Beni culturali. Ma siamo lontanissimi non solo dalla possibilitĆ  di ripagare i 32 milioni spesi per il restauro del museo ma anche dalla prospettiva di assicurare gli stipendi dei 45 dipendenti (negli anni Novanta erano addirittura 120).

 

Nel frattempo Vittorio Sgarbi, nominato ambasciatore della Regione Lombardia per le Belle Arti da Maroni, rilancia la sua proposta di spostare i bronzi di Riace a Milano in vista dell’Expo: In cambio al museo di Reggio Calabria, nel periodo dell’esposizione (circa due mesi) , andrebbero due dipinti di Caravaggio. ā€œSono un bene universale, che dovrebbe stare a Roma. Che stiano a Reggio va bene…”, ma non appartengono “a Reggio Calabria, ma allo Stato”. E poi l’affondo: “La mentalitĆ  ĆØ quella. I sindaci del meridione, che in questo sono simili alla ‘ndrangheta, pensano che siano cose loro quelle che invece sono cose di tutti. Ma scusi, i bronzi non si muovono da 33 anni. E nel museo di Reggio Calabria li vedono 30mila persone l’anno: 25mila d’estate e 5mila d’inverno. CioĆØ non ci va nessuno”. Quindi la proposta di spostare “da ottobre a marzo potrebbero essere disposti altrove, una volta in America, una volta a Parigi, una volta chissĆ  dove, e portare a casa dieci milioni di euro ogni viaggio”.

PubblicitĆ 
PubblicitĆ  .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA