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Oliverio sostiene “Vivere Trebisacce”, punto forte della campagna elettorale: “Riaprire Ospedali”

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Oliverio sostiene “Vivere Trebisacce”, punto forte della campagna elettorale: “Riaprire Ospedali”

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Il presidente Oliverio tuona sul commissariamento sanitario calabrese e si schiera per una sanità “politica”.

 

TREBISACCE (CS) – Il presidente della Regione Mario Oliverio, lo scorso lunedì, è arrivato nella cittadina jonica accompagnato dal consigliere e presidente della Commissione-Bilancio della Regione Giuseppe Aieta (che a Trebisacce è praticamente di casa), per sostenere la candidatura della lista “Vivere Trebisacce”, guidata dal sindaco in carica Franco Mundo, ma soprattutto per ribadire il proprio impegno politico a favore del presidio ospedaliero “G.Chidichimo”. Nel sottolineare il costante sforzo per la riapertura dell’ospedale di Trebisacce e correggere, quindi, “il grave errore commesso dai suoi predecessori con la scelta, davvero scellerata, di chiudere i cosiddetti ospedali di frontiera”; ha altresì confermato alla cittadinanza che i lavori di adeguamento degli ambienti sono a buon punto.

Oliverio1Faremo di tutto per riaprire al più presto gli ospedali di Trebisacce e di Praia a Mare. Cosa che sarebbe già avvenuta se la sanità fosse legittimamente nelle mani della politica e non della struttura commissariale” è quanto ha dichiarato lo stesso Oliverio di fronte ad una piazza Matteotti gremita di gente. La chiusura dei cosiddetti ospedali minori – secondo quanto sostenuto da Oliverio – (non facendo tuttavia alcun riferimento al nuovo ospedale della Sibaritide, accreditando così l’ipotesi che l’iter procedurale sia ancora in alto mare); oltre a privare i cittadini di tutto l’Alto Jonio di servizi sanitari essenziali, ha determinato la fuga dei pazienti verso le regioni limitrofe accrescendo così la migrazione sanitaria ed ha finito per mettere in crisi l’ospedale Hub di Cosenza, che non ce la fa più a sopportare il carico dei pazienti di tutta la Provincia (che oramai si rivolgono all’Annunziata anche per patologie che potevano risolversi presso gli ospedali di periferia). Del resto – secondo Oliverio – le cifre parlano chiaro e dicono che al momento della nomina del Commissario, che doveva supplire alle inadempienze della Regione (all’epoca guidata da Scopelliti) e ripianare il debito sanitario (2010), i calabresi che andavano fuori regione per curarsi erano 17 su 100; mentre al 31 dicembre 2015 i pazienti calabresi andati fuori regione per curarsi sono diventati 21 su 100.

Oliverio3Invece di diminuire sono aumentati ed è aumentata la rabbia dei concittadini che hanno scelto questo governo regionale a cui viene impedito di governare la sanità. “E’ dunque alla politica – è tornato a tuonare il governatore della Calabria in aperta polemica con il Commissario Scura e con i suoi referenti politici – che spetta il diritto-dovere di fare le scelte in materia sanitaria, ben sapendo che il sistema sanitario, che deve tutelare la salute dei cittadini, non si amministra con la calcolatrice del ragioniere in mano, come fa il commissario, bensì facendo scelte coraggiose e assumendosi i rischi politici conseguenti. La riapertura dell’ospedale rappresenta il vero cavallo di battaglia di questa campagna elettorale, è la cosa che sta più a cuore ai cittadini trebisaccesi e non solo.”

Non dimentichiamoci che il “Chidichimo” è l’unico ospedale dell’Alto Jonio cosentino che abbraccia ben 13 paesi, i quali già da quasi sette anni sono privi anche di un Pronto soccorso. La speranza di tutti è che i futuri amministratori, ma anche il governo regionale, su questo argomento non abbassino mai la guardia; altrimenti, non potendo dare un voto al Commissario, è alla politica che presenteranno il conto.

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