Agguato in Spagna, ucciso a colpi di pistola il pluripregiudicato Giuseppe Nirta

L’uomo sarebbe stato raggiunto da almeno sette colpi di pistola, uno dei quali alla testa e ferite da taglio.

MURCIA – E’ morto ad Aguilas, in Spagna Giuseppe Nirta, 52 anni, originario di San Luca, in provincia di Reggio Calabria. L’uomo era stato coinvolto nell’operazione Minotauro sulla ‘ndrangheta in Piemonte e con precedenti per traffico di stupefacenti. Sul suo corpo sono stati trovate ferite da arma da fuoco e da taglio. Dell’omicidio, avvenuto ieri all’alba, nella comunità di Murcia, si occupano le autorità spagnole. A lanciare l’allarme sarebbe stata una donna, sfuggita agli assassini, che al momento dell’omicidio si trovava in compagnia della vittima. Giunta sul posto, la guardia civil ha trovato il corpo di Nirta crivellato di colpi. Secondo quanto riferito dai giornali spagnoli, l’uomo sarebbe stato raggiunto da almeno sette colpi di pistola, uno dei quali alla testa.

Un testimone avrebbe riferito alle autorità, di aver visto “tre uomini mascherati in fuga in una macchina”. Dopo aver soggiornato ad Aosta, la vittima si era trasferita in Spagna dove, secondo i carabinieri del Gruppo Aosta e la Dda di Torino, era il “dominus effettivo” della ditta spagnola Flos Florum, con la quale era in affari il Caseificio valdostano dell’imprenditore di origini campane Gerardo Cuomo.

Il suo nome era finito anche nell’ordinanza del gip di Milano Giuseppina Barbara che il 30 gennaio scorso aveva portato all’arresto del pm di Aosta, ora sospeso, Pasquale Longarini e del suo amico imprenditore Gerardo Cuomo. Secondo l’ipotesi della procura meneghina Longarini, venuto a conoscenza delle indagini della Dda di Torino e dei carabinieri del Gruppo Aosta su Cuomo e Nirta, aveva avvisato l’amico, che aveva così subito interrotto i rapporti con Nirta. Nel 2016 la Cassazione aveva annullato con rinvio la condanna di secondo grado a tre anni e otto mesi di reclusione per Nirta nel processo Minotauro.

Fonte foto La Opinion de Murcia