Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Iraniana condannata a morte, Corbelli lancia la mobilitazione

Archivio Storico News

Iraniana condannata a morte, Corbelli lancia la mobilitazione

Pubblicato

il

b8eb344c3433f412b635dd38ce661de9

COSENZA – Reyhaneh Jabbari non deve morire.

Il movimento Diritti civili ha promosso sul proprio sito – www.diritticivili.it – una campagna ed una mobilitazione internazionale on line ed il suo leader, Franco Corbelli, ha rivolto un appello a Papa Francesco e ai potenti del mondo per “tentare di scongiurare un crimine orrendo, l’esecuzione di una giovane donna iraniana, condannata a morte per aver ucciso, per difendersi, il suo stupratore”. “Il mondo e la Chiesa – ha sostenuto Corbelli in una nota – non possono restare inerti e silenti di fronte alla inaudita crudeltà che sta per consumarsi in Iran con l’esecuzione di una giovanissima donna, la 26/enne Reyhaneh Jabbari, colpevole di aver ucciso, per difendersi, il suo stupratore. Per questo oggi mentre sul nostro sito parte subito una campagna di mobilitazione internazionale ‘per salvare Reyhaneh, la giovane donna iraniana’ con una raccolta di adesioni on line, rivolgo un accorato appello a Papa Francesco. Faccia sentire forte la sua autorevole voce per denunciare questo crimine orrendo, cerchi di evitare questa atrocità. Purtroppo è una corsa contro il tempo. Restano solo poche ore per cercare di evitare che si compia questo crimine così brutale. I potenti del mondo dovrebbero far sentire tutta la loro indignazione”. “Occorre reagire, con una immediata e forte mobilitazione internazionale – ha concluso Corbelli – e tentare contestualmente ogni soluzione diplomatica, e non solo, per cercare di scongiurare sino all’ultimo questo crimine mostruoso”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA