Calabria
Scilla si rialza dopo la bomba d’acqua, al lavoro per ripulire strade e lungomare
Il piccolo e bellissimo borgo di Scilla tenta si rialza dopo l’alluvione lampo che domenica si è abbattuto sulla cittadina allagando strade e case.
L’intero comune si è rimboccato le maniche, una giornata in cui l’intero comune ha iniziato le quotidiane attività, provando a ritrovare una normalità ancora stentata. Esercito e protezione civile stanno lavorando per la pulizia e la messa in sicurezza degli alvei dei torrenti. La bomba d’acqua ha provocato danni e disagi in particolare a Marina Grande e Chianalea. Acqua e fango hanno invaso domenica scorsa le stradine di Scilla trascinando anche alcune auto parcheggiate.
Ma dopo la tempesta, è tornato il sereno e ora sono al lavoro in tanti, tra cui vigili del fuoco ed esercito ma anche istituzioni e associazioni di volontariato per ripartire. Il primo cittadino Pasqualino Ciccone, sul suo profilo Facebook ha scritto «Scilla che cambia. Questo slogan potrebbe sembrare fuori luogo oggi, ma invece non lo è. Nell’avversita’ della natura abbiamo dimostrato che l’impegno costante con in testa l’unico pensiero della difesa e tutela della nostra amata cittadina ripaga sempre. Siamo stati impegnati in una lotta impari a difendere il nostro territorio dagli attacchi violenti di una bomba d’acqua di inaudita forza».
«Un grazie di cuore va a tutte le forze che hanno contribuito con la loro presenza ed il loro lavoro a rendere più sopportabile questo disastro. Per noi è stata fondamentale la presenza della Prefettura, nella persona del Viceprefetto dott.ssa Distani, dei Carabinieri di Scilla con a capo il Comandante Marino, della protezione civile regionale presente sul posto e del Responsabile regionale dott. Tansi in contatto diretto con il Sindaco, dei Vigili del fuoco, della polizia municipale, dell’ufficio tecnico comunale, dei rappresentanti della città metropolitana, politici e tecnici, con in testa il vicesindaco Riccardo Mauro, ed infine dei rocciatori del Gruppo Alpino e delle decine e decine di uomini dell’esercito».
«Per non parlare delle telefonate di incoraggiamento del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, del Sindaco della città metropolitana Falcomata’ e dei tanti sindaci della Regione. quest’ora siamo stanchi ma ancora una volta soddisfatti per quello che abbiamo fatto ed anche ripagati dai ringraziamenti dei cittadini personalmente colpiti dal nubifragio e dalla solidarietà dimostrata da tanti altri cittadini. La violenza della natura ha fermato Scilla, ma dopo i primi momenti di smarrimento siamo ripartiti – ha concluso il sindaco. – Scilla incomincia a riprendere la sua immagine. Domani sarà un’altra giornata di duro lavoro, dopodiché il Paese ripartirà per offrire alle migliaia di turisti un’estate meravigliosa con decine e decine di manifestazioni. Scilla non è abbandonata. Noi ci siamo e l’amiamo».



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