Calabria
(VIDEO) “Ghost Teacher”: anzichè insegnare nel milanese faceva l’avvocato in Calabria. Arrestato
E’ finito in manette con l’accusa di truffa ai danni dello Stato il docente assenteista che anzichè ‘insegnare’ andava in Calabria a fare l’avvocato. Intanto aveva fatto 1500 giorni di assenza
VIBO VALENTIA – Anzichè insegnare nell’Istituto Superiore di Codogno e nell’Istituto Merli-Villa Igea di Lodi, nel milanese, si recava in Calabria per svolgere la professione di avvocato. Una condotta che andava avanti da almeno 5 anni. L’uomo, A.M., di 55 anni è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di truffa allo Stato. Dal 2011 e fino allo scorso mese di febbraio si era assentato per un totale di 1.500 giornate fra malattia, congedo biennale per assistenza a familiare e aspettativa per motivi familiari. L’arresto rientra nell’operazione Ghost Teacher della Guardia di finanza che questa mattina ha notificato la misura cautelare al docente, emessa dal giudice per le indagini preliminari della procura di Lodi. Grazie alle osservazioni e pedinamenti svolti in Calabria, presso il Tribunale di Vibo Valentia e lo studio legale del professionista, gli inquirenti avrebbero appurato che, negli oltre 5 anni oggetto d’indagine, il 55enne avrebbe partecipato a circa 250 udienze presso il Tribunale di Vibo Valentia, a 123 udienze presso il Giudice di Pace dello stesso luogo ed a 3 udienze presso il Tar, negli stessi periodi in cui sarebbe stato assente per malattia.
VIDEO ARRESTO
Una ‘cospicua’ attività forense svolta però, nei periodi di presunta malattia o di assenza, che sarebbe stata confermata dalle risultanze di documentazione amministrativo-contabile, quali agende, documenti attestanti trasferte e spese di viaggio, ritrovate e sequestrate presso lo studio legale di pertinenza del professionista. Inoltre i finanzieri avrebbero accertato anche l’utilizzo strumentale di certificati medici sospetti: sugli stessi, infatti, è stata apposta come diagnosi “lombosciatalgia acuta”, patologia che dovrebbe esaurirsi in una finestra temporale di circa un mese, al massimo, mentre, nel caso del professore, sarebbe durata per 5 anni. L’avvocato, sia durante i periodi di assenza per malattia che durante il ricorso al congedo biennale per l’assistenza al padre, avrebbe fatto numerosi spostamenti sull’intero territorio nazionale per fare fronte agli impegni assunti come legale.



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