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Risarcito dopo 59 anni per la poliomelite, contratta dopo un vaccino

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Risarcito dopo 59 anni per la poliomelite, contratta dopo un vaccino

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All’uomo oggi 60enne, all’epoca neonato, era stato iniettato un vaccino insicuro e conservato in cattive modalità. Tar condanna Ministero al risarcimento.

 

PAOLA (CS) – La storia di un uomo 60enne di San Lucido che, a soli 4 mesi (nel 1958), contrasse la poliomelite a causa di un vaccino “difettoso”. Oggi la storia giunge ad un lieto fine: il Tar ha condannato il Ministero al risarcimento dei danni subiti. La commissione medica competente, infatti, accertò nel 2011 il nesso tra la vaccinazione e la malattia. All’uomo (all’epoca neonato) era stato iniettato un vaccino insicuro e conservato in cattive modalità, presso l’azienda sanitaria del comune di San Lucido. Il Tar ha accolto le istanze del legale difensore dell’uomo, Anna Di Santo, nominando un commissario ad acta per rendere esecutiva la sentenza emessa tempo fa dal Tribunale di Paola. 

Il Ministero della Salute aveva contestato la domanda del risarcimento, a causa del ritardo della stessa presentazione dell’istanza (4 anni dopo). Ma il giudice di Paola, Giselda Stella, non si trovò d’accordo, riscontrando subito lo stato in cui ancora oggi versa il 60enne. Segni e sofferenze che hanno cambiato per sempre la sua vita. L’uomo, comunque, non si è mai abbattuto e ha continuato a lottare. Nonostante le sue insistenti richieste di avere accesso alla cartella clinica ospedaliera (relativa al suo ricovero, quando gli venne iniettato il vaccino); questa non venne mai riscontrata. Con la spiegazione che il registro delle vaccinazioni antipoliomielite del comune di San Lucido prima del 1964, era stato smarrito. L’uomo non si è arreso e, infine, è riuscito a trovare il documento che accertava la sua vaccinazione avvenuta il 15 dicembre 1958.

Oggi, finalmente, una piccola giustizia è stata restituita al 60enne (anche se i danni provocati dal vaccino “difettoso”, non gli restituiranno mai la salute persa). Saranno accreditati 200mila euro e nei prossimi mesi la somma restante di un milione. Lo Stato, inoltre, dovrà versargli per tutta la sua esistenza la cifra di circa seimila euro al mese.

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