Area Urbana
Il cane di quartiere di piazza Riforma è malato, ma il tutor lo ignora
Richiesta la revoca dell’incarico al tutor che non si è accorto che Bella aveva una massa tumorale grande quasi quanto il proprio cranio. La replica di AIC: “Il tutor ha sempre svolto con scrupolosità e continuità i suoi compiti”.
COSENZA – E’ stata inviata al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e al direttore generale dell’Asp di Cosenza una formale richiesta di revoca dei tutoraggi concessi nei confronti di persone e/o associazioni che, contrariamente a quanto previsto dall’art. 18 comma 2 del Regolamento Comunale per la Tutela degli animali, non hanno adeguatamente vigilato sul cane/i sottoposti alla loro tutela. “Il caso – come spiega l’avvocato Giacomo Anelli che ha inoltrato la missiva – è occasionato dal clamore suscitato sui social media in relazione al cane Bella che per mesi si è aggirato tra Piazza Riforma e quartieri limitrofi senza che il proprio tutor si “accorgesse” che il cane era vistosamente malato, presentando una massa tumorale grande quasi quanto il proprio capo.
E’ chiaro che nessuno degli organi preposti alla tutela della salute pubblica, ASP veterinaria in primis, si è dato cura di intervenire. Ma di certo il tutor, essendo Bella un cane di quartiere rivendicato da un membro dell’Associazione AIC, nulla ha fatto di quanto pur doveva in termini di vigilanza e “quanto altro necessario al suo benessere”. Orbene, al fine di non fare di tutta l’erba un fascio affermando, come già da alcuni, che l’istituzione del cane di quartiere sia un errore, si chiede di isolare i casi di inadempienza delle convenzioni di cui al citato art. 18, di revocare le stesse nei confronti degli inadempienti e di convocare le associazioni adempienti per gli ulteriori affidamenti conseguenti alle revoche chieste (compresa quella del cane Bella)”.
La replica di AIC-Adottami in Calabria
“È con estremo stupore – scrive in una nota il presidente Monica Pietramala – e disappunto che AiC apprende i contenuti dell’articolo (qui sopra) afferente alla richiesta di revoca della nomina a tutore del cane di quartiere “Bella (ora detta Bianca)” della responsabile del settore randagismo della scrivente associazione avanzata dall’avv. Anelli. Il rispetto dovuto alla verità impone alcune rilevanti precisazioni. Ed invero, la responsabile del settore randagismo dell’AiC è stata nominata tutore del cane di quartiere “Bella/Bianca” nel 2009 ed ha sempre svolto con scrupolosità e continuità i compiti connessi – giusta convenzione all’uopo stipulata con il Sindaco del Comune di Cosenza – all’incarico ricoperto.
In particolare la responsabile ha provveduto:
- a vigilare sul cane di quartiere
- fornire cibo ed acqua
- infine, andando al di la’ dei compiti sulla stessa gravanti, a somministrare cure antibiotiche ed a praticare la profilassi antiparassitaria.
A tale ultimo riguardo, infatti, appare opportuno sottolineare che il Sindaco rimane esclusivo proprietario del cane di quartiere e, pertanto – come chiaramente espresso in convenzione – tutte le cure sanitarie sono a suo esclusivo carico gravando sul tutore – in ipotesi di malattia del soggetto – un onere di segnalazione senza alcun diretto obbligo di cura. Il Sindaco di Cosenza, al fine di adempiere all’obbligo di provvedere alla fornitura in favore dei cani di quartiere delle cure sanitarie di volta in volta necessarie, ha deciso di stipulare apposita convenzione con veterinario libero professionista. La responsabile del settore randagismo dell’AiC ha adempiuto all’obbligo di segnalazione delle precarie condizioni di salute del cane sottoposto alla sua tutela tramite pec inoltrata al Sindaco in data 26/7/2017 peraltro rendendosi parte attiva e diligente nel corso dei vari tentativi di materiale cattura del cane resi quanto mai difficoltosi a causa del notorio atteggiamento schivo e diffidente verso l’essere umano che, da sempre, ha caratterizzato il cane di quartiere.”



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