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Minacce ai pm, trovato morto nel suo appartamento l’autore delle intimidazioni a Lombardo e Gratteri

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Minacce ai pm, trovato morto nel suo appartamento l’autore delle intimidazioni a Lombardo e Gratteri

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REGGIO CALABRIA – Dieci telefonate tra Novembre e Gennaio con le quali veniva annunciata l’uccisione imminente dei due magistrati. 

Minacce che hanno allertato le forze dell’ordine che, dopo una seerie di appostamenti, hanno sorpreso l’uomo mentre da una cabina inoltrava l’ulteriore messaggio intimidatorio. Francesco Gennaro Triolo, 47 anni, fu quindi denunciato a piede libero nel gennaio scorso come il responsabile delle minacce telefoniche al pm della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo ed all’aggiunto Nicola Gratteri. Oggi l’uomo è stato trovato morto nel suo appartamento, nella periferia sud di Reggio. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Al momento non si conosco particolari sulle cause della morte: secondo una prima ipotesi potrebbe essersi trattato di un malore. Francesco Gennaro Triolo da quanto dichiarato dai familiari soffriva di una patologia psichiatrica che lo avrebbe indotto a tali gesti. Una versione che però non ha mai convinto gli inquirenti alla luce del fatto che il fratello Giuseppe fu indagato e poi prosciolto per lo stesso reato consumato ai danni del giudice Di Landro. Nelle intimidazioni fatte da Triolo non sono da escludersi collegamenti con la criminalità organizzata. Il corpo di Triolo secondo i primi rilievi compiuti dal medico legale non presenterebbe segni di violenza. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, comunque, disporrà quanto prima l’esame autoptico e tossicologico sulla salma per risalire all’esatta causa del decesso. Il corpo di Triolo è stato trovato riverso a terra privo di vita,

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