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Banca d’Italia, decisa a Roma la chiusura della filiale di Cosenza

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Banca d’Italia, decisa a Roma la chiusura della filiale di Cosenza

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ROMA – La sede Bankitalia di via Galliano chiuderà battenti, mentre quella storica di Corso Umberto I è in vendita su una base d’asta di 5 milioni e 424mila euro.

Il Consiglio superiore della Banca d’Italia ha approvato all’unanimità il piano di riassetto della rete territoriale, da attuarsi nei prossimi tre anni. Il piano, sottolinea una nota, prevede il potenziamento dei compiti delle filiali di maggiori dimensioni, l’accentramento di 3 divisioni distaccate di vigilanza e la chiusura di 19 succursali. Alla fine del 2018 la rete sarà costituita da 39 Filiali, rispetto alle 58 attuali. Erano 97 nel 2007. “Con la riorganizzazione, – scrive Bankitalia in una nota – nessun dipendente della Banca d’Italia perderà il proprio lavoro. La Banca ha dato la disponibilità alle Organizzazioni Sindacali perché siano definite misure che vengano incontro alle esigenze delle 360 persone (su oltre 7.000 dipendenti dell’Istituto) che lavorano nelle strutture in chiusura o in accorpamento.

 

Anche la’ dove l’Istituto non sarà fisicamente presente, saranno garantite la continuità delle funzioni, la qualità e la tempestività dei servizi offerti alle istituzioni e ai cittadini. La riforma rafforzerà il ruolo delle 20 Filiali situate nei capoluoghi di regione e delle altre sei Filiali ‘ad ampia operativita” (Brescia, Bolzano, Verona, Forlì, Salerno, Catania), a cui si aggiungeranno ulteriori sei Filiali (Agrigento, Sassari, Livorno, Pescara, Lecce e Reggio Calabria) innalzate a quel rango; si manterranno le sei Filiali specializzate nel ‘trattamento del contante’ (Bergamo, Piacenza, Padova, Arezzo, Roma Cdm, Foggia) e la Succursale di Roma, impegnata prevalentemente nelle attività di tesoreria centrale; continueranno a operare le tre divisioni distaccate di vigilanza di Cuneo, Vicenza e Udine, mentre quelle di Caltanissetta, Cosenza e Pisa saranno ricondotte all’interno di Filiali vicine”.

 

Nell’individuare le Filiali da chiudere, spiega la Banca d’Italia, “si e’ tenuto conto della domanda di servizi, delle caratteristiche del territorio di riferimento, dell’esistenza in regione di altre Filiali aperte al pubblico e della distanza dalla Filiale piu’ vicina. Fino alla fine del 2018, in sostituzione delle strutture chiuse o accorpate saranno istituite Unita’ di servizio territoriale (Ust), purche’ vi siano almeno sette addetti. Queste Ust dipenderanno da una Filiale, regionale o ad ampia operativita’; saranno aperte al pubblico ma non svolgeranno attivita’ che implichino maneggio di valori. Il Consiglio ha formulato l’auspicio che la Banca e i Sindacati possano definire quanto prima misure, temporanee ed eccezionali, a sostegno del progetto; in mancanza, ha chiesto all’Amministrazione di attuare comunque la riorganizzazione individuando e mettendo in atto soluzioni alternative per ridurre il piu’ possibile i disagi per i dipendenti direttamente interessati”.

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