Area Urbana
Skunk Anansie a Cosenza, Occhiuto e il concetto di democrazia urbana: “città per tutti” (AUDIO)
“Avevamo delle trattative e questa sembrava anche la più difficile, ma siamo riusciti a chiuderla e quest’anno avremo questa grande band a Cosenza che ci darà visibilità nazionale ed internazionale”.
COSENZA – All’indomani dell’ufficialità sul nome dell’artista che salirà sul palco del Capodanno in piazza a Cosenza, si registrano sentimenti contrastanti in città. Certamente il nome scelto, quello degli Skunk Anansie e di Skin, è stato largamente apprezzato, come ha rivelato lo stesso sindaco, Mario Occhiuto, che ieri sera ha stupito tutti con un post ufficiale sulla sua pagina Facebook e che oggi commenta: “C’è stato un grande apprezzamento e crediamo che in molti verranno anche da fuori Cosenza. Non tutti possono essere d’accordo ma noi riteniamo di aver fatto un’ottima scelta”. Ma Cosenza si sa, è spesso contraddittoria: se da una parte c’è chi attende con entusiasmo il live degli Skunk Anansie, c’è anche chi ha iniziato a sollevare le ‘solite’ critiche legate ad altri aspetti della città come le buche, la carenza idrica…
“In realtà – sottolinea il sindaco Mario Occhiuto ai microfoni di Rlb – noi abbiamo sempre lavori in corso di riparazione di manutenzione. Io credo che sia più un aspetto che riguarda l’organizzazione sistemica delle cose. Noi facciamo ogni giorno centinaia di interventi e migliaia al mese. Non è una questione di spesa ma di organizzazione. Noi spendiamo milioni di euro all’anno per la manutenzione della città, pensiamo solo alle cooperative per la manutenzione del verde e piccoli interventi ci costano circa 7 milioni di euro all’anno… solo di manodopera e poi tutto quello che facciamo con gli interventi di manutenzione straordinaria, opere pubbliche, interventi strutturali spendiamo decine di milioni di euro al mese. E comunque le cose non sono paragonabili né come importi né come tipologie di attività e di opere. Una città va gestita a 360°, non si può dire “facciamo una cosa anzichè un’altra”. Io credo che questa città, anche dal punto di vista della manutenzione abbia fatto enormi passi in avanti; dai rifiuti alla cura del verde, alla manutenzione delle strade. Basta guardarsi in giro”.
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“Noi crediamo molto nella cosiddetta “gestione dell’effimero”, perchè è anche un concetto di “democrazia urbana”. Innanzitutto perchè fare un Capodanno a Cosenza non è solo dare visibilità alla città con un gruppo così importante, ma è anche dare la possibilità a tutti di andare in piazza e festeggiare un Capodanno senza grandi spese. Più la città ha luoghi dove si può stare insieme, più viene goduta da tutti e soprattutto da chi non può fare le vacanze o affrontare spese. La città è per tutti e noi dobbiamo dare la possibilità a tutti di goderne”.



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