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Lite tra Perna e gli Zingari, ‘pentito’ racconta: “Andai a via Popilia con un mitra”

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Lite tra Perna e gli Zingari, ‘pentito’ racconta: “Andai a via Popilia con un mitra”

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“Ci occupavamo di smistare la droga tra Cosenza, Rende, Amantea e insomma tutto l’hinterland. Marco Perna è sempre stato contrario alle estorsioni – spiega Pellicori – è questo uno dei motivi della lite con Alfonsino Falbo che lo ha portato ad allontanarsi da noi per collaborare prima con Castiglia e Musacco, poi con Maurizio Rango. Io avevo il compito di custodire la droga, tenere la contabilità e le armi. Queste funzioni le ho assunte dopo il pentimento di Silvio Gioia e l’arresto di De Stefanis tra il 2013 e il 2014. Conservavo tutto in un magazzino a Serra Spiga. Il mio posto fu preso da Giuseppe Chiappetta quando fui arrestato. Pistole, fucili, mitra, cocaina, marijuana e hashish furono spostate nel garage di via Pisani, sotto casa di Giacinto Bruno. Ogni due/tre mesi prendevamo tre chili di cocaina, trecento chili di marijuana e cento/centocinquanta di ‘fumo’. Iniziavamo a mobilitarci ed organizzare il carico quando rimanevamo in regime di ‘scorta’ cioè con meno di cinquanta chili.

 

Il nostro quartier generale era l’autolavaggio. Avevamo una rete, consegnavamo 10/30 chili a pusher e spesso usavamo facebook per comunicare. A settimana io guadagnavo circa 1.500 euro. Quando i ‘venditori’ non rientravano al quarto richiamo interagivamo in maniera incisiva sequestrando auto o intimidendoli. Tra i rifornitori di droga oltre ai fratelli La Cava di Africo, Francesco Cacciola e Umberto Bellocco di Rosarno avevamo due albanesi. A quest’ultimi davamo soldi contanti e auto per pagarli. Da loro prendevamo sempre almeno 200 chili di marijuana. Spesso andavamo a Milano dove abitava uno dei due per parlare e fare lo scambio di denaro, ci muovevamo in bus. Da loro, anche se non era buona compravamo sempre un paio di chili di cocaina. La qualità era scarsa, ma il prezzo risultava conveniente. Per il ritiro della marijuana che arrivava dall’Albania con i gommoni e scaricata in acqua invece andavamo a Cirò o a Corigliano con dei furgoni. Recuperavamo tutto e tornavamo a Cosenza, a Serra Spiga”.

I DISSAPORI CON GLI ZINGARI: “SONO ANDATO CON UN MITRA A VIA POPILIA”

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