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Rapporto Pendolaria di Legambiente: treni vecchi e lenti al sud, Vaglio Lise sporca e insicura

Calabria

Rapporto Pendolaria di Legambiente: treni vecchi e lenti al sud, Vaglio Lise sporca e insicura

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stazione-cosenza-treni-vaglio-lise-241-735x400La stazione di Vaglio Lise a Cosenza non รจ da meno. I viaggiatori denunciano mancanza di sicurezza e sporcizia. Degrado e abbandono anche nei parcheggi sotterranei divenuti nel tempo ricettacolo di rifiuti e rifugio di cani randagi. Si tratta di una ulteriore beffa visto che la stazione negli anni ’90 era stata al centro di dibattiti sul suo rilancio e potenziamento ma disegnato il progetto, che riguardava lโ€™intero quartiere, non si รจ mai realizzato nulla. Senza riqualificazione e con un numero di corse non adeguato per iย pendolari, la stazione resterร  soloย una cattedrale dello spreco. Deserta anche nei giorni feriali, i pochi treni previsti partono sempre vuoti.ย Inaugurata in pompa magnaย nelย 1987ย  dopo unaย spesaย complessiva di quasi 14 miliardi delle vecchie lireย fu una delle opere piรน importanti, ma al tempo stesso inutili delle cittร , visto che giร  pochiย anni dopo apparve sproporzionata rispetto alย traffico ferroviario passeggeri e merciย che, ovviamente, ha sempre preferitoย utilizzare la piรน comodaย tratta tirrenica partendo daย Paola.

Le proposte di Legambiente

Per rilanciare il servizio ferroviario regionale, Legambiente lancia le sue cinque proposte:
1) occorre continuare la cura Delrio con un ruolo piรน incisivo del Ministero delle infrastrutture e trasporti che deve diventare il regista di una nuova politica dei trasporti in Italia che coinvolga Regioni, Comuni, concessionari e imprese. Il Ministero inoltre deve anche un ruolo di indirizzo e controllo.
2) Piรน treni sulle linee ferroviarie facendo diventare il servizio ferroviario sempre piรน competitivo. Per far ciรฒ occorre potenziare nelle cittร  lโ€™offerta lungo le direttrici nazionali e urbane piรน importanti, dove รจ piรน forte la domanda pendolare e nelle aree del Paese, come al Sud, dove รจ del tutto inadeguata.
3) Dare prioritร  agli investimenti infrastrutturali nelle cittร  perchรฉ รจ nei grandi centri urbani che si gioca la sfida fondamentale della mobilitร  italiana, cercando di superare il gap che le separa dalle sorelle europee.
4) Una politica per riportare i treni al sud, attraverso interventi che permettano di ridurre i tempi di percorrenza e nuovi treni
5) Indirizzare le risorse che ci sono per rilanciare gli investimenti infrastrutturali.

Nel bilancio dello Stato esistono infatti le ricorse per un salto di qualitร  nel servizio ferroviario, perchรฉ ogni anno diversi miliardi di Euro vengono destinati ai sussidi allโ€™autotrasporto, dalle tariffe autostradali che continuano a crescere senza controlli per la gestione di opere pubbliche, e da recuperare da investimenti sbagliati in grandi opere e cantieri autostradali e dal bilancio delle Regioni che devono scegliere di rilanciare il trasporto su ferro.

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