Cosenza
Armi, munizioni ed eroina ‘fiutate’ dai cani antidroga all’ultimo lotto di Via Popilia (FOTO e VIDEO)
IL RITROVAMENTO GRAZIE AI CANI ANTIDROGA
Ad insospettire gli agenti sono stati i segnali lanciati da Floyd, uno dei due cani dell’unità cinofila intervenuta. Grattando insistentemente sul barile insieme al suo ‘collega’ Bruce hanno consentito ai poliziotti di focalizzare la propria attenzione sul muro in cui era stato creato l’incavo abusivo. L’eroina, verosimilmente, era stata da poco movimentata sprigionando nell’aria l’odore che ha stimolato il fiuto della cinofila. Le armi ritrovate sono abbastanza insolite, tutte con matricola abrasa, hanno uno spiccato potenziale offensivo. Inconsueto il modello dei caricatori, mentre resta inquietante la presenza di un silenziatore e di armi da guerra come l’MP40 e di rivoltelle poco comuni come la Beretta 34 o la Glisenti del 1910 con stemma sabaudo. Inoltre tra le munizioni rinvenute vi sono anche proiettili di armi che non sono state ritrovate nel piccolo magazzino abusivo interrato.
“L’attività di prevenzione – ha dichiarato in conferenza stampa il Questore di Cosenza Giancarlo Conticchio – premia. Da sempre la mia attenzione è stata rivolta al prevenire i reati chiedendo anche la collaborazione dei cittadini. Una filosofia che continua ad essere vincente nel contrasto alla criminalità . Le armi sono state trovate in un incavo sotto un palazzo grazie ai cani antidroga (Bruce e Floyd). Si tratta di due campioni, due veri e propri colleghi, che con il loro fiuto sono riusciti a portarci a questo muro indicandocelo attraverso visibili segnali di nervosismo. Quando il cane gratta infatti vuol dire che c’è qualcosa. Ed in effetti ieri assecondare i loro istinti ci ha dato un bel risultato. Stiamo ancora cercando di capire chi ne sia stato in possesso. Abbiamo scelto via Popilia – ha sottolineato il Questore – perché nei nostri obiettivi ci sono vari quartieri della città di Cosenza in cui lavoriamo con i cosiddetti “pattuglioni”. I cittadini vogliono vedere i poliziotti in divisa e noi cerchiamo di dare loro questa sicurezza”. Sono attualmente in corso indagini per risalire alle identità dei soggetti che avevano la disponibilità dell’eroina e delle armi. A partire dalla verifica della compatibilità di quest’ultime con azioni delittuose compiute negli ultimi mesi sul territorio.



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