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Ance, Cosenza e la crisi dell’edilizia

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Ance, Cosenza e la crisi dell’edilizia

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Gli occupati sono diminuiti dell’11.1%, i lavoratori dipendenti del 14,9%, gli indipendenti dell’0.6%. Una contrazione del 75.9% per i permessi di costruire

 

COSENZA – Il 2017 รจ stato un anno di crescita mancato per il settore delle costruzioni, che ha fatto registrare un -3% del comparto delle opere pubbliche e solo un 0,1% di incremento nel complesso. โ€œTroppo poco per un comparto che negli ultimi 10 anni ha riportato una perdita di 60 miliardi di investimenti in infrastruttureโ€ commenta il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante, che poi si sofferma sullโ€™analisi dei dati Istat elaborati dall’Ance, di interesse per il territorio, con la considerazione che, purtroppo, “la crisi dellโ€™edilizia perdura in tutta la sua gravitร ”.

 

In Calabria

Nei primi 9 mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente gli occupati in Calabria sono aumentati del 5.7%; sono perรฒ diminuiti del 4.6% gli occupati dipendenti, mentre sono aumentati del 35.5% gli occupati indipendenti. Le richiesta di nuovi mutui per investimenti in edilizia residenziale hanno conosciuto una contrazione del 53.4% a causa di una offerta di abitazioni ancora molto elevata rispetto ad una domanda ancora poco vivace. Sempre in Calabria, i bandi per lavori pubblici, rispetto al 2016, sono diminuiti dell’8.5% in numero e del 33% per importo.

 

A Cosenza

Giovan Battista Perciaccante presIn riferimento alla provincia di Cosenza, i dati disponibili afferiscono all’anno precedente, ma fanno segnare lo stesso andamento: gli occupati sono diminuiti dell’11.1%, i lavoratori dipendenti del 14,9% e gli indipendenti dell’0.6%, mentre i permessi di costruire hanno fatto segnare una contrazione del 75.9%.ย โ€œSe avesse potuto contare sul contributo dellโ€™edilizia, il Pil sarebbe potuto crescere almeno di un ulteriore 0,5% allโ€™anno, riuscendo ad agganciare cosรฌ i livelli europei”, sottolinea il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante. “Diventa, perciรฒ, oltremodo urgente – continua Perciaccante – assegnare il giusto grado di prioritร  al settore con misure mirate a contrastare lโ€™inefficienza della Pa, a rivedere a fondo il Codice degli Appalti ed a spingere sulla rigenerazione urbana con strumenti fiscali e normativi adeguati.

 

Per il nostro territorio bisogna adoperarsi con estrema urgenza affinchรฉ il sistema delle piccole e medie imprese possa partecipare alle gare d’appalto con procedure chiare e trasparenti. Per le gare con importo fino a due milioni di euro sarebbe utile e produttivo adottare la procedura del massimo ribasso con il correttivo dell’antiturbativa. Si ridurrebbero gli arbitri spesso causa di malaffare, si ridurrebbero gli oneri economici e burocratici e, soprattutto, si conseguirebbero tempi certi per l’aggiudicazione dei lavori. Chiarezza, trasparenza ed uniformitร  delle procedure da parte dei centri di spesa sono imprescindibili. Il fattore tempo rimane fondamentale – ha concluso il Presidente di Ance Cosenza – ci sono tante opere cantierabili che potrebbero dare respiro e slancio a tutta lโ€™economia, non solo alle imprese del comparto. Tornare a crescere รจ possibile occorre rimuovere tutti gli ostacoli e le inefficienze che bloccano i cantieri e frenano la crescita dellโ€™intera economiaโ€.

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