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Blitz contro il clan Soriano, fermato boss e i componenti della sua famiglia (VIDEO)

Calabria

Blitz contro il clan Soriano, fermato boss e i componenti della sua famiglia (VIDEO)

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arresti Clan Soriano

È scattata alle prime luci dell’alba un’operazione antimafia dei carabinieri per l’esecuzione dei provvedimenti di fermo emessi nei confronti di esponenti della cosca di ‘ndrangheta dei Soriano.

 

VIBO VALENTIA – Armi, munizioni, pistole e addirittura una bomba a mano. Nel mirino il clan dei Soriano che secondo gli investigatori sarebbe stato disarticolato. Le indagini sono state condotte dai militari del Reparto operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catanzaro.

Tra le persone fermate ci sono anche il boss Leone Soriano, 52 anni, di Pizzinni di Filandari; Emanuele Mancuso, 30 anni, di Nicotera, figlio del boss di Limbadi Pantaleone Mancuso, alias “l’Ingegnere” e poi Graziella Silipigni, 47 anni, di Pizzinni di Filandari, moglie del defunto Roberto Soriano, fratello di Leone; Giuseppe Soriano, 27 anni, di Pizzinni di Filandari che è figlio della Silipigni; Giacomo Cichello, 31 anni, di Filandari, macellaio; Francesco Parrotta, 35 anni, di Filandari; Caterina Soriano, 28 anni, di Pizzinni di Filandari figlia di Graziella Silipigni; Luca Ciconte, 26 anni, di Sorianello, di fatto domiciliato a Pizzinni di Filandari. In foto: Leone Soriano, Emanuele Mancuso, Giuseppe Soriano, Francesco Parrotta, Graziella Silipigni.

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Il clan stava preparando un attentato contro un maresciallo dei carabinieri

Dalle indagini che hanno portato oggi al fermo di alcuni componenti del clan Soriano di Filandari, è emerso anche il progetto di un attentato ai danni di un maresciallo dei carabinieri. Fra le contestazioni mosse a Leone Soriano, ritenuto a capo del clan, vi e’ infatti anche la pianificazione di un agguato ai danni del comandante dellasStazione dei Carabinieri di Filandari, Salvatore Todaro. Il maresciallo sarebbe stato prima insultato con pesanti lettere inviate da leone Soriano, quindi finito nel bersaglio del clan per aver compiuto diverse attivita’ investigative nei confronti del clan poi sfociate nell’operazione antimafia “Ragno” del 2011.

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