Cosenza
Nascondeva la droga nel mangime degli uccelli, arrestato “Il capraro”
I detective della mobile hanno individuato un magazzino adiacente all’abitazione ricavato abusivamente da una corte in comune delle case popolari Aterp
COSENZA – Era un nascondiglio perfetto quello trovato da Pasquale Mango, 51 anni per occultare la droga. Ma il fiuto investigativo e l’esperienza degli investigatori della mobile hanno fatto da padrone riuscendo a scovare la cocaina abilmente occultata nel mangime per uccelli. L’azione al contrasto alla droga predisposta dal questore Conticchio e sfociata in un’attività d’indagine portata avanti dalla sezione antidroga coordinata dall’ispettore superiore Francesco De Marco che ha condotto al 51enne. Un’attività fatta di pedinamenti per accertare strani movimenti che si sviluppavano attorno alla vita del 51enne. La decisione, dunque, di entrare in azione, nella giornata di ieri, dagli investigatori della mobile diretta dal vice questore aggiunto Catalano, con una perquisizione presso il ristorante, poi estesa all’abitazione a Vaglio Lise, risultata negativa. Agli investigatori non è sfuggito lo strano comportamento dell’uomo che li ha condotti al ritrovamento della chiave. I detective hanno esteso la perquisizione anche all’autovettura del 51enne, dove è stata rinvenuta una chiave.
Chiave che all’inizio il 51enne non “sapeva” cosa aprisse. Ma gli investigatori sono riusciti ad individuare un magazzino ricavato abusivamente da una corte comune delle case popolari Aterp. Un magazzino che inizialmente il 51enne ha negato fosse di sua proprietà o comunque in uso a lui. All’interno era sistemata varia roba tra cui il mangime per uccelli. Ed è stata proprio la presenza del mangime all’interno del magazzino, posizionato tra altro materiale completamente diverso quasi a volersi confondere, che ha destato ancora di più i sospetti degli investigatori. La perquisizione è andata a buon fine. I poliziotti hanno fiutato che il mangime potesse essere la “chiave” di lettura che, effettivamente, ha portato al rinvenimento della droga. Un nascondiglio pensato per depistare i cani antidroga in una eventuale perquisizione. Insieme alla droga sono stati sequestrati un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Dall’analisi di laboratorio è risultato che dalla cocaina si sarebbero potute ricavare circa 400 dosi che, immesse sul mercato, avrebbero fruttato un bel po’ di soldi. Mango nel marzo del 2016 fu tratto in arresto e posto ai domiciliari per detenzione illegale di una pistola clandestina. La rivoltella di fabbricazione ungherese calibro 7,65 con matricola abrasa era nascosta all’interno di un cassetto di un mobile del ristorante, sotto alcuni registri contabili. Furono sequestrati anche un caricatore e sei proiettili. L’attività investigativa è stata coordinata dal Procuratore capo della Procura della Repubblica Spagnuolo e dal sostituto procuratore Antonio Tridico che hanno firmato l’arresto del 51enne, difeso dal legale Marcello Manna, finito in carcere. La convalida è fissata per lunedì prossimo



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