Provincia
Giovane pestata e rapinata della pensione di invalidità, in manette madre e fratello
Da anni la madre e il fratello costringevano la ragazza a consegnare loro tutto il denaro della pensione con ripetute violenze fisiche e psichiche
BELMONTE CALABRO (CS) – Madre e figlio in manette. Due incensurati I.A. di 51 anni e C. F. trentatreenne sono stati tratti in arresto oggi dai carabinieri della stazione di Belmonte Calabro. Entrambi sono accusati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e rapina. In concorso tra loro ed in maniera continuata avrebbero costretto una ragazza di 28 anni, attualmente in cura presso il Centro di Igiene Mentale di Amantea, rispettivamente figlia della 51enne e sorella del 33enne a consegnare loro la sua pensione di invalidità. I Carabinieri della Compagnia di Paola, a seguito di accurata attività investigativa, hanno appurato che i due, residenti a Belmonte Calabro da anni erano soliti porre in essere una serie di violenze ai danni della congiunta. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia sporta un mese fa dalla giovane.
La ragazza descriveva la rapina subita poche ore prima, ad opera della madre 51enne con la quale vive e del fratello 33enne, finalizzata a sottrarle gli 800 euro di pensione per l’invalidità riconosciutale e che ne aveva determinato l’affidamento in cura presso il Centro Igiene Mentale di Amantea. Le percosse subite avevano provocato alla giovane traumi multipli in diverse parti del corpo, giudicati guaribili in sette giorni. La successiva attività d’indagine compiuta dai militari della Stazione di Belmonte Calabro, ha permesso sia di riscontrare i fatti denunciati dalla vittima sia di cristallizzare gli abituali maltrattamenti a cui era sottoposta la 28enne, da parte dei due familiari. Le violenze, di natura fisica e psichica, scattavano puntualmente ogni fine mese, quando arrivava il momento, per la giovane, di riscuotere la pensione d’invalidità. Gli arrestati, espletate le formalita’ di rito, sono stati tradotti presso le case circondariali di Paola e Castrovillari in attesa di giudizio.



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