Cosenza
Accusano il socio di truffa e stampa clandestina e finiscono sotto processo per calunnia
Ex soci del centro biomedico Health Center Srl, accusano l’amministratore unico di una serie di reati, tra cui la violazione sulle norme sanitarie da cui viene assolto con formula piena
COSENZA – Dovranno rispondere del reato di calunnia in concorso S. B. 35 anni e P. S. 37 anni, ai danni di Ennio Avolio amministratore unico della Health Center Srl di Cosenza, al termine di un calvario giudiziario messo in piedi dagli ex soci dopo la loro esclusione dal centro biomedico cosentino. Gli odierni imputati, all’epoca dei fatti soci di minoranza del centro HC “portarono” ingiustamente l’amministratore unico davanti al giudice monocratico con l’accusa di truffa, uso di atto falso e stampa clandestina. Un processo che si concluse con l’assoluzione di Avolio, rappresentato dall’avvocato Stefano Gambaro che oggi, dopo aver denunciato i fatti lo vede parte lesa nel procedimento inverso, in cui il gip Santese, accolte le tesi del pm D’Andrea e dell’avvocato Gambaro, ha rinviato a giudizio i due ex soci
I FATTI

L’avvocato penalista Stefano Gambaro
L’amministratore unico del l’Health Center srl di Cosenza, Avolio Ennio 36 anni, in seguito all’esclusione dei soci di minoranza per giusta causa, S. B. 35 anni e P. S. 37 anni, si vedeva da questi ingiustamente bersagliato attraverso diverse e fantasiose denunce penali, cui facevano seguito più procedimenti, per l’esattezza cinque, nei quali allo stesso venivano contestati diverse fattispecie di reato, dalla truffa all’uso di atto falso, veniva contestato, altresì, il reato di stampa clandestina, per aver stampato esclusivamente ad uso interno una piccola brochure informativa del centro biomedico nutrizionale gestito dall’amministratore Avolio, ed ancora, riproponevano denunce già oggetto di giudizio, che, ovviamente, si concludevano come le iniziali, con decreto di archiviazione del Gip brutio.
Addirittura chiedevano l’intervento del Garante della privacy per ottenere delucidazioni in merito all’installazione di alcune telecamere di videosorveglianza esterne, tutte ovviamente in regola, con conseguente archiviazione del procedimento instauratosi. Infine, l’amministratore unico della HC Avolio, accusato ancora dagli ex soci B. e S. circa la violazione sulle norme sanitarie inerenti l’apertura del noto centro biomedico nutrizionale Health Center di Cosenza, con richiesta d’intervento dei Nas, dovette affrontare un lungo ed estenuante processo che, all’esito dell’istruttoria dibattimentale svolta dinanzi il Giudice Monocratico del Tribunale di Cosenza, si concludeva con sentenza di assoluzione.
Oggi, finalmente, in seguito a denuncia sporta dall’amministratore Avolio, difeso di fiducia dall’Avvocato Stefano Gambaro del Foro di Cosenza, il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Cosenza, nella persona del Presidente Piero Santese ed alla presenza del Pubblico Ministero Marialuigia D’Andrea, ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati, i quali dovranno comparire dinanzi il giudice monocratico Urania Granata il prossimo 11 ottobre per rispondere del reato di Calunnia in concorso commesso in danno all’amministratore unico del centro biomedico nutrizionale



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