Calabria
Decreto Sanità in vigore, scontro Grillo-Oliverio a colpi di post su Facebook
Mentre il ministro Grillo sottolinea che il governatore ha impugnato il Decreto varato dal Consiglio dei ministri con i soldi pubblici, Oliverio risponde su Facebook: “slogan, insinuazioni e provocazioni sterili”
CATANZARO – Nuovo botta e risposta tra il ministro della Salute, Giulia Grillo e il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Il ministro ha commentato infatti la decisione di ricorrere alla Consulta contro il provvedimento varato ad aprile dal Consiglio del ministri sottolineando “A me sta a cuore la salute dei calabresi. I suoi interessi quali sono?”. Su Facebook la Grillo scrive: “Il Decreto Calabria è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e il presidente Oliverio, che è uno dei responsabili del disastro, invece di collaborare alla sua applicazione annuncia ricorso alla Consulta, continuando a usare risorse pubbliche per difendere il suo cattivo operato”. “Abbiamo il dovere di andare fino in fondo, per il bene dei cittadini bisogna riportare la legalità negli ospedali calabresi”.
Scontro a colpi di ‘post’ su Facebook
Non si fa attendere la risposta, sempre a mezzo Facebook, del governatore della Calabria che replica alle parole della titolare del dicastero della Salute: “Ho sempre lavorato per il bene della Calabria e dei calabresi senza mai farmi condizionare da magliette politiche o da opportunismi. La mia bussola è stata, è e sarà sempre il bene per la Calabria”.
“La ministra Giulia Grillo – prosegue Oliverio – continua a manifestarsi con slogan, insinuazioni e provocazioni sterili senza mai affrontare le vere emergenze della sanità calabrese. Emergenze sanitarie che ho denunciato da anni ed a cui la ministra Grillo, con il suo decreto, rischia di dare un colpo mortale”.
“Il suo obiettivo – sostiene il presidente della Regione Calabria – è impossessarsi delle totali funzioni di potere e proprio per questo è lei che deve chiarire quali interessi protegge sulla pelle dei calabresi, considerato che nel decreto da lei proposto e approvato dal Governo non vi è una sola norma e neanche un euro di investimento per qualificare e potenziare i servizi sanitari calabresi”.



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