Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

VIDEO – L’omicidio Ruffolo, dopo 8 anni luce su un agguato che scosse la città

Cosenza

VIDEO – L’omicidio Ruffolo, dopo 8 anni luce su un agguato che scosse la città

Pubblicato

il

omicidio ruffolo cosenza 2011 010

Un omicidio con quella dinamica non si registrava da tempo a Cosenza. L’agguato nei confronti di Giuseppe Ruffolo, 33enne all’epoca dei fatti, avvenne in pieno centro abitato davanti a decine di persone in un tardo pomeriggio di fine estate

 

COSENZA – Dopo otto anni dal delitto di ‘ndrangheta, gli arresti di mandante ed esecutore sono stati eseguiti a seguito di mirate indagini svolte dalle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro. Un delitto, quello di Ruffolo, che scosse la città di Cosenza. Compiuto alle 19:00 del tardo pomeriggio del 23 settembre 2011, in pieno centro abitato all’inizio di via degli Stadi, con la strada affollata di gente. Giuseppe Ruffolo pregiudicato di 33 anni, per reati contro il patrimonio, era stato affiancato dal sicario che evidentemente conosceva bene le sue abitudini e sapeva che intorno a quell’ora, sarebbe tornato a casa percorrendo questa strada dove aveva la sua attività di trasporti. E con il traffico caotica di una sera di fine estate, non fu difficile affiancarlo e sparargli contro numerosi colpi d’arma da fuoco. Alcuni testimoni raccontarono che l’auto, una Alfa Romeo, venne affiancata da uno scooter di grossa cilindrata con a bordo il sicario con il volto coperto dal casco, che esplose almeno cinque colpi attraverso il finestrino contro Ruffolo. 

omicidio ruffolo cosenza 2011 012

Quello scooter venne successivamente ritrovato in fiamme in un bosco di Rovito. Un vero e proprio agguato di ‘ndrangheta. Ruffolo, che aveva una ditta di autotrasporti avrebbe tentato di salire sull’auto di un ragazzo che passava nella zona dell’agguato e che lo portò  in ospedale dove però giunse in fin di vita. Due settimane dopo sarebbe dovuto entrare in tribunale per una storia di usura che lo vedeva coinvolto insieme al padre.

VIDEO: gli arresti

Il delitto: deciso da Porcaro, eseguito da D’Elia

Nella conferenza stampa, convocata stamattina in Questura a Cosenza, Fabio Catalano, Capo della Squadra mobile ha sottolineato l’importanza del lavoro del gruppo investigativo misto contro la criminalità organizzata: “Siamo arrivati agli arresti al termine di una laboriosa indagine che ha preso le mosse subito dopo il grave fatto delittuoso avvenuto in pieno centro e che oggi hanno avuto termine dopo aver collezionato una serie di elementi. Le indagini si sono avvalse di risultanze di attività tecniche e di dichiarazioni di collaboratori di giustizia ma anche il quadro probatorio raccolto ha consentito di delineare gli elementi di colpevolezza a carico dei due soggetti arrestati, uno ieri sera e l’altro nella prima mattinata di oggi“.

Omicidio Ruffolo arresti

Un delitto compiuto – ha spiegato Catalano – nel contesto della criminalità organizzata cosentina e maturato nel clan Lanzino-Patitucci egemone nella città. Un omicidio voluto perché la vittima avrebbe tentato di muoversi autonomamente nella raccolta di denaro di fonte usuraria. I vertici della cosca, rappresentata da Porcaro, hanno deciso di determinare l’eliminazione di Ruffolo con il D’Elia autore materiale del delitto”. Anche il Questore di Cosenza, Giovanna Petrocca ha definito questa, un’ulteriore “occasione che dimostra il lavoro che la Polizia sta facendo a Cosenza. Siamo soddisfatti dei risultati arrivati anche grazie alla collaborazione tra Questure ed un coordinamento più accentuato”.

 

Omicidio Ruffolo arresti

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA