Calabria
Inchiesta “Libro nero”, confermati gli arresti domiciliari per Sebi Romeo
Il Tribunale del Riesame ha confermato gli arresti domiciliari per il capogruppo del Pd in Consiglio regionale arrestato per un tentativo di corruzione.
REGGIO CALABRIA – E’ stata rigettata l’istanza presentata per Sebi Romeo, coinvolto nell’inchiesta “Libro nero” ed anche per il maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Procura generale, Francesco Romeo che avrebbe fornito notizie riservate in cambio di un’assunzione. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame. Sebi Romeo ed il sottufficiale della Finanza sono accusati di un tentativo di corruzione ovvero la promessa di un’assunzione, da parte di Sebi Romeo, di una persona segnalata dal maresciallo in un’azienda di autotrasporti, in cambio di notizie riservate sulle indagini che l’ufficiale di polizia giudiziaria avrebbe potuto fornire sfruttando la propria posizione lavorativa. Ora si attende l’esito del ricorso per Cassazione per l’annullamento della misura cautelare.
Le udienze per la altre posizioni sono state fissate per la giornata del 21 agosto davanti ai giudici del Riesame. Tra questi anche Alessandro Nicolò, arrestato perchè ritenuto legato alla cosca Libri. Tra gli indagati anche l’ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa con il clan al quale sarebbero legati anche i due imprenditori Demetrio e Francesco Berna.
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