Cosenza
Cosenza, 2 Giugno la Santelli “meritiamo di tornare a vivere”
La città Bruzia celebra la Festa della Repubblica: l’anniversario che ricorre dal 1946, quando 24 milioni di italiani furono chiamati a votare per scegliere tra repubblica o monarchia
COSENZA – Anche la città Bruzia celebra la Festa della Repubblica: l’anniversario che ricorre dal 1946, quando 24 milioni di italiani furono chiamati a votare per scegliere la forma di governo dell’Italia dopo la fine del fascismo, repubblica o monarchia. Alla fine gli italiani scelsero la Repubblica, con 12.718.641 voti contro i 10.718.502 della Monarchia. Ci sono state delle eccezioni in cui il 2 giugno non è stata celebrata la Festa della Repubblica, che esiste dal 1948. Per molti anni, e per ragioni economiche, fu resa una “festa mobile”, e fatta ricorrere la prima domenica di giugno: lo si decise nel 1977 a causa della crisi economica, per non perdere un giorno lavorativo. Nel 2000 il secondo governo Amato, su iniziativa del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ristabilì la data del 2 giugno, insieme alle celebrazioni ufficiali.
Le celebrazioni in tutta Italia sono state ridimensionate a causa del coronavirus che ha creato un’emergenza sanitaria a livello mondiale. “Ci dispiace molto che la Festa della Repubblica sia stata così contenuta, ma le parole del Capo dello Stato ci fanno capire la drammaticità del momento, perché il pericolo non è passato e questo virus ci ha fatto comprendere la nostra vulnerabilità. Vulnerabilità che è sia fisica che economica e sociale. Torneremo a riabbracciarci, ma per ora dobbiamo rispettare le regole”. Ha detto il Prefetto di Cosenza Cinzia Guercio a margine delle celebrazioni.
“Una Festa della Repubblica che si cala in un momento particolare per tutto il Paese. Ora c’è voglia di ricominciare e tutti gli italiani meritano di tornare a vivere”. Ha dichiarato la presidente della Regione Calabria che ha scelto di essere nella sua città in questa giornata importante. “Precauzioni e attenzione – ha poi aggiunto la presidente Santelli – devono rimanere primari, ma ci auguriamo che tanti vengano a scoprire la Calabria, una terra meravigliosa che anche i calabresi stessi devono imparare a conoscere e apprezzare di più”.



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