Calabria
Rinascita Scott: lascia il carcere di Cosenza l’ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo
L’ex primo cittadino di Pizzo Calabro era stato arrestato il 19 dicembre scorso nell’ambito della maxi operazione contro la ‘ndrangheta. Callipo era detenuto nel carcere di Cosenza
COSENZA – Lascia il carcere Sergio Cosmai di Cosenza, dopo quasi 7 mesi di detenzione, Gianluca Callipo che torna in libertà dopo che la sesta sezione della Corte di cassazione ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere accogliendo il ricorso presentato dai suoi avvocati, Armando e Clara Veneto e Vincenzo Trungadi.
Callipo era finito in manette il 19 dicembre scorso nell’ambito dell’operazione Rinascita-Scott. Il procuratore generale aveva chiesto l’annullamento con rinvio al Tribunale del riesame di Catanzaro del provvedimento cautelare emesso dal Gip per entrambe le ipotesi di reato a carico di Callipo, concorso esterno in associazione mafiosa e abuso d’ufficio, ma i giudici, accogliendo la tesi della difesa, hanno disposto l’annullamento senza rinvio, rimettendo in libertà l’indagato che si trovava nel carcere di Cosenza.
Secondo l’accusa, Callipo avrebbe contribuito, pur senza farne formalmente parte, al rafforzamento della “locale” di ‘ndrangheta di San Gregorio, Fiarè-Razionale-Gasparro, e della ‘ndrina di Pizzo. Nella duplice veste di imprenditore alberghiero e sindaco, secondo l’accusa della Dda di Catanzaro, Callipo avrebbe fornito “uno stabile contributo alla vita dell’associazione mafiosa”. Sarebbe quindi stato “in diretto contatto con i vertici delle due organizzazioni criminale operanti a Pizzo e a San Gregorio d’Ippona ponendosi quale riferimento per il sodalizio nella risoluzione di problematiche inerenti alla propria funzione di sindaco”. In tal modo, avrebbe promosso, “gli interessi dell’organizzazione e favorito anche nell’adozione o meno di specifici provvedimenti, personaggi intranei o vicini al sodalizio criminale, comunque garantendo, in caso di necessità, il suo appoggio all’organizzazione, omettendo i dovuti controlli sulle attività di interesse delle consorterie”.



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