Cosenza
Infermieri scolastici, Opi Cosenza: “giusta scelta, ma la Regione spieghi quali fondi utilizzerà”
Il presidente dell’ordine degli infermieri di Cosenza chiede un confronto con il governo regionale “una scelta che va incontro alle richieste auspicate da tempo ma aspettiamo di capire come si intendono finanziare oltre 400 assunzioni in Calabria, con quali fondi e come verranno inquadrati”
COSENZA – Una misura per rafforzare l’offerta sanitaria territoriale e per fronteggiare l’emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del coronorvirus ha spiegato la Santelli che oggi ha annunciato l’introduzione di infermieri nelle scuole calabresi da assumere a tempo indeterminato “in grado di trasmettere maggiore sicurezza ai genitori che vedono preso in carico globalmente il proprio figlio, riducendo l’assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie”. Saranno le Aziende Sanitarie Provinciali ad assumere gli infermieri, uno per ogni Istituto scolastico, che si dovranno occupare di attivare, in caso di reale necessità, il medico che assiste l’alunno operando in team con il pediatra di libera scelta ed i Dipartimenti di prevenzione. Una sorta di figura che fungerà come anello di congiunzione fra scuola, famiglia, pediatra o medico di medicina generale e Dipartimenti di Prevenzione che potrà, eventualmente, effettuare anche il tampone a scuola e che sarà immediatamente processato dal laboratorio di riferimento.
La notizia è stata accolta positivamente da Fausto Sposato, presidente dell’Opi Cosenza, l’Ordine delle professioni infermieristiche, che però chiede un incontro urgente alla Regione per chiarire le risorse economiche da destinare a questa misura ma anche l’inquadramento degli stessi infermieri scolastici “accogliamo molto favorevolmente la decisione della Santelli di inserire un infermiere in ogni plesso scolastico a tutela dei soggetti presenti” ha detto Sposato. Gli infermieri da assumere, con varie modalità, per rafforzare l’offerta sanitaria territoriale a fronte della riapertura delle scuole e per fronteggiare l’emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del Covid-19, sono certamente significativi e vanno incontro alle richieste auspicate, da tempo, dall’intera categoria. Le intenzioni della Santelli elevano, senza alcun dubbio, l’importanza della nostra professione. Al tempo stesso però – nel merito – aspettiamo di capire come si intendono finanziare oltre 400 assunzioni in Calabria. Considerato che il Tavolo Adduci è chiaro in questi termini, cioè a dire che sono le strutture commissariali a disporre eventuali assunzioni, quali fondi intende predisporre l’amministrazione regionale? Quelli sulle scuole? Sulla sanità stessa? Fondi regionali? Risorse aggiuntive? Ci preme capire meglio non per polemica.
Bensì per poter, subito dopo, rendere edotti i tantissimi iscritti che sono interessati all’annuncio”, spiega Sposato. “Mentre gli infermieri di famiglia e gli infermieri di comunità sono inquadrati in una legge già pubblica – asserisce il presidente – gli infermieri scolastici, proposti oggi dalla Santelli, non hanno ancora visto la luce pertanto non rientrano in queste normative dello Stato. Per questi motivi chiediamo, con urgenza, un tavolo di confronto costruttivo con il governatore Santelli. Non si può disporre senza prima un sano confronto con le parti interessati. Ribadendo, se necessario, che il nostro intervento rifugge dalla politica e si inserisce nell’ottica di un miglioramento, in ogni aspetto, della importante e favorevole decisione”.



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