Calabria
“In Calabria più personale sanitario militare per vaccinare nelle zone più lontane”
Figliuolo “impiegati team mobili di vaccinatori dell’Esercito nei comuni calabresi più lontani. A Settembre 80% di italiani vaccinati”
COSENZA – “Nel corso della mia visita in Calabria, regione commissariata dal 2010 che continua a vivere rilevanti difficoltà nel settore sanitario, mi è stata rappresentata la necessità di ulteriore personale sanitario militare, da impiegare nelle zone interne della Regione. All’uopo vengono impiegati team mobili di vaccinatori dell’Esercito nei Comuni dell’area interna, che operano nelle diverse province ove è maggiormente richiesto”. Lo ha detto il Commissario Straordinario all’Emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, intervenendo in V Commissione della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione) sul decreto Sostegni bis. “Sempre per quanto riguarda la Calabria, ho emanato l’Ordinanza n. 5 in data 7 aprile u.s., con la quale la Protezione Civile regionale è stata nominata Soggetto attuatore per l’implementazione del piano vaccinale, mediante l’apertura di 3 hub vaccinali sul territorio regionale, con oneri e costi a carico della Struttura Commissariale (l’attuazione dell’attività sta avvenendo mediante una Convenzione tra la Protezione Civile Calabria e il Comitato regionale della Croce Rossa Italiana)”.
Nuovi centri e distribuzione capillare, Così la Calabria è risalita
In effetti, va evidenziato, da quando la Protezione civile regionale ha preso in mano la gestione della campagna vaccinale, la Calabria è risalita dagli ultimi posti per numero di dosi somministrate, alle prime posizione, Tutto questo grazie ad un notevole incremento dei centri vaccinali (venerdì 11 giugno sarà inauguro un nuovo hub presso l’aeroporto di Crotone) e ad una diffusione più capillare in tutti i territori. Ad oggi sono stati vaccinati (tra prima e seconda dose) oltre un milione e centocinquantamila calabresi. Ieri sono state somministrate circa 17mila dosi, 5mila delle quali hanno riguardato i giovani maturandi per i quali sino al 9 giugno è stato prolungato l’open day anche per i docenti in commissione d’esame. Necessaria l’autocertificazione. Da oggi tocca invece anche agli studenti della terza media che possono presentarsi nei punti vaccinali senza prenotazione ma sempre con autocertificazione firmata dai genitori, in quanto minorenni.
Per settembre 80% di italiani vaccinati
Per quanto riguarda invece le vaccinazioni a livello nazionale, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 ha ribadito che da subito ha evidenziato l’importanza dell’obiettivo da raggiungere ovvero quello di conseguire la vaccinazione dell’80% popolazione entro settembre. Di tale popolazione è compresa anche la platea 12-15 anni, si tratta nel complesso di 54,3 milioni di cittadini“. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è non sprecare niente in termini di risorse, tempo, uomini e mezzi. L’Italia è un grande paese che ha tutto bisogna solo mettere tutto insieme e coordinare. Ho adottato un’ordinanza volta a mantenere la priorità per gli over 80 e soggetti fragili, credo che questo sia stato il punto di svolta della campagna vaccinale, ciò che ha permesso un repentino calo di ospedalizzazione, ricoveri in terapia intensiva e mortalità. Successivamente – ha spiegato Figluolo – nei primi giorni di maggio la copertura risultava incompleta per disabili e dei familiari conviventi ho emanato una ordinanza con la quale sono state impartite alle regioni disposizioni per colmare tale gap con la semplificazione per le procedure per la semplificazione”.
Circa l’83% degli over 80 ha ultimato il ciclo vaccinale
Si rileva che ad oggi circa l‘83% degli over 80 ha ultimato il ciclo vaccinale completo – ha proseguito – per i 70-79 al 10 aprile meno del 20% aveva ricevuto la prima somministrazione, mentre al 6 giugno si è passati all’oltre 84% e il 37,23% ha ultimato il ciclo. Per la categoria 60-69 anni al 6 giugno il 74,1% ha ricevuto la prima somministrazione e oltre il 30% ha completato il ciclo”. Il commissario straordinario ha poi evidenziato l’importanza dell’approvvigionamento di dosi per il conseguimento degli obiettivi della campagna, ricordando: “Al termine del primo trimestre abbiamo ricevuto 14,18 milioni di dosi, Pfizer e Moderna hanno fornito quantitativi in linea con la programmazione, mentre AstraZenca è risultata deficitaria di 1,24 milioni. Il previsionale del secondo trimestre prevede 54,7 milioni di dosi complessive unitamente a J&J le cui somministrazioni sono iniziate dopo la metà di aprile. Ad oggi nel periodo aprile-maggio state consegnate 19 milioni di Pfizer, 2,5 di Modena, 5,2 milioni di AstraZeneca e 1,6 di J&J, per complessivamente 28,3 milioni di dosi”.
Passaggio da Hub a sistema delocalizzato
Per Figliuolo, inoltre, è necessario un graduale “passaggio dalla vaccinazione effettuata in maniera centralizzata presso gli hub verso un sistema delocalizzato molto più capillare e prossimo ai cittadini. Sarà così possibile completare le vaccinazioni degli over 80 e fragili che potranno essere raggiunti a domicilio. E’ stato dato impulso all’adesione alla capacità di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacisti che permettera’ di incrementare notevolmente la capacita’ di inoculazione giornaliera. La poderosa e complessa macchina della struttura commissariale – ha sottolineato – si sta rivelando uno strumento efficace e straordinario, questa macchina deve condurre però gradualmente nei prossimi mesi a un binario di ordinaria gestione da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti”



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