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Il segretario della Cisl “mettere il Sud e la Calabria al centro dell’agenda nazionale”

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Il segretario della Cisl “mettere il Sud e la Calabria al centro dell’agenda nazionale”

Luigi Sbarra “ora serve un’attivazione rapida ed efficace degli investimenti pubblici. Garantire il pino utilizzo delle risorse senza la polverizzazione dei progetti”

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Luigi Sbarra Cisl

ROCCELLA JONICA (RC) – “Con l’iniziativa unitaria di questa sera a Siderno nella Locride lanceremo un messaggio chiaro al Governo nazionale ed alle istituzioni regionali, sull’urgenza di rimettere il Sud ed in particolare la Calabria, che è tra le regioni del Mezzogiorno più in ritardo sul piano economico, sociale, infrastrutturale e degli stessi diritti di cittadinanza, al centro dell’agenda nazionale. Non possiamo sprecare la grande opportunità del Pnrr e delle ingenti risorse europee che saranno disponibili già nei prossimi mesi”.

Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Consiglio generale della Cisl Calabrese riunito a Roccella Ionica. “E’ stato un segnale importante, fortemente sostenuto dalla Cisl, l’approvazione dell’emendamento al decreto Semplificazioni che ‘blinda’ il capitolo Mezzogiorno nel Pnrr prevedendo che il 40% delle risorse, anche nei bandi, sia indirizzato al Sud. Avviare il motore sociale e produttivo delle nostre zone deboli – ha proseguito – significa, infatti, far ripartire l’intero Paese: un obiettivo che riguarda tutti e che deve vedere ogni soggetto sociale e istituzionale coinvolto nel cantiere dello sviluppo. Quello che serve ora è una attivazione rapida ed efficace degli investimenti pubblici, con un controllo stringente su cronoprogrammi, trasparenza, legalità, qualità e stabilità del lavoro. La ripartenza economica e sociale attraverso un vero governo della transizione digitale, ambientale, energetica va concertata, anche e soprattutto al Sud, per garantire il pieno utilizzo delle risorse senza la polverizzazione dei progetti, per assicurare tempi certi di realizzazione, buona qualità della spesa e condizioni chiare che leghino le dotazioni finanziarie a forti incrementi occupazionali. Questo è lo scambio che ci deve essere”, ha aggiunto Sbarra.

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