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Orsomarso contestato dai lavoratori delle Terme. La replica “la responsabilità è dell’azienda”

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Orsomarso contestato dai lavoratori delle Terme. La replica “la responsabilità è dell’azienda”

Orsomarso durissimo “è scaduta una concessione vecchia di 80 anni, se vuoi pagare l’acqua la paghi a un prezzo di mercato. Contestate l’azienda non me”

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Terme Luigiane 12

PAOLA (CS) – L’attuale assessore regionale al turismo Fausto Orsomarso, insieme a Sabrina Mannarino, candidata con lo stesso Orsomarso al consiglio regionale per la circolazione Nord, stava tenendo un incontro con alcuni cittadini a Piazza del Popolo Paola. Comizio nel quale è stato contestato da una decina di lavoratori della Sateca delle Terme Lunigiane, che più volte hanno interrotto il suo discorso con cori, fischi e striscioni.

Dal canto suo Orsomaso ha replicato seccamente “le Terme Lunigiane sono chiuse per responsabilità dell’azienda che non ha voluto fare la stagione. Le Terme sono chiuse da chi per 80 anni ha gestito un bene pubblica, l’acqua, e pretendeva di pagarla al prezzo di 80 anni fa – ha tuonato Orsomarso – Le Terme sono in capo alle responsabilità dei primi cittadini di Guardia e Acquappesa. Le Terme sono libere dal voto di chi deve essere sempre condizionato perché noi siamo gente libera ed a breve saranno ristrutturate in tutta la Calabria con un bando di investimento. Domandatevi del degrado di quel compendio che era felice e luminoso ed è stato lasciato abbandonato. Tutti i dipendenti dovreste invece arrabbiarvi per come siete stati sfruttati nella vostra dignità. Fausto Orsomarso è una persona seria, la mia via è specchiata e limpida. Sono stato io a chiedere al PM Bruni di essere ascoltato per capire cosa stava accadendo, come mai ci siano state pressioni allucinanti per quella che è invece una normale vicenda amministrativa. È scaduta una concessione vecchia di 80 anni, se vuoi pagare l’acqua la paghi a un prezzo di mercato e c’è una manifestazione di interesse per avere concorrenza e avere stazioni termali che siano dignitose nel 2021. A me dispiace che ci siano stati lavorati che non abbiamo lavorato e fatto la stagione ma è la prima volta che non vedo fischiare e contestare un’azienda. La colpa non è mia, chiedete conto all’azienda. I fischi riportateveli a casa, queste provocazione che hanno una radice politica non ci toccano”.

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