Area Urbana
Cosenza rivoluziona la viabilità. E Occhiuto polemizza “siamo ritornati agli anni’80”
L’ex sindaco attacca la nuova giunta comunale dopo il nuovo piano sulla viabilità, operativo da gennaio “mi chiedo se è valsa la pena fare tanta fatica”
COSENZA – La nuova giunta comunale di Cosenza rivoluziona la viabilità, cavallo di battaglia che ha permesso a Franz Caruso di sedere sullo scranno del Comune, segnando una linea di rottuta con la precedente amministrazione capeggiata da Mario Occhiuto. Il nuovo piano del traffico, operativo da gennaio quando saranno disponibile i fondi necessari, prevede la riapertura al traffico di via Roma-Misasi con lo smantellamento della piazza Stefano Rodotà antistante gli edifici scolastici, con un lato della strada che verrà adibito a parcheggio. La notizia, però, non ha ricevuto l’approvazione dei dirigenti scolastici degli Istituti scolastici “Plastina-Pizzuti” e “Zumbini” e di alcuni gruppi di genitori.
Nel nuovo assetto della viabilità prevista anche la demolizione della rotatoria installata su Viale della Repubblica e verrà riaperta al traffico Via Simonetta, in direzione dello svincolo dell’Ausostrada del Mediterraneo. Via gli spartitraffico su Piazza Bilotti per consentire la circolazione nei due sensi opposti. L’esecutivo eliminerà anche le piste ciclabili costruite nell’area del centro commerciale “I due fiumi” e lungo via Sertorio Quattromani. Le zone a traffico limitato, come già annunciato nelle scorse settimane, saranno attive solo in orari specifici. Per quanto riguarda i parcheggi, verranno ripristinati quello intorno alla “Villa nuova”, lungo Viale Trieste e Corso Umberto, con un’adeguata distribuzione delle strisce “blu” e “bianche”.
Mario Occhiuto “un disastro annunciato”
Non è tardata ad arrivare la polemica del sindaco uscente di Cosenza, Mario Occhiuto che – dal nuovo piano della viabilità – prevede “un disastro annunciato. Le macchine ritornano davanti alle ville comunali, alle scuole, al posto degli spazi pedonali, delle piste ciclabili. Siamo ritornati in un colpo agli anni ‘80. Una città che si spegne, si intristisce e ridà spazio agli egoismi dei singoli e alle cattive abitudini . Mi chiedo – conclude in un post su facebook – se è valsa la pena di fare tanta fatica e subire tanti danni personali”.



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