Italia
Variante Omicron nelle acque reflue delle città. Iss “in forte aumento”
La variante rilevata dalla sorveglianza ambientale del SARS-CoV-2 effettuata dal Dipartimento Ambiente e Salute e dall’Istituto Superiore Sanità
COSENZA – Nell’arco delle 3 settimane, in concordanza con il quadro epidemiologico, è stato osservato un considerevole trend di crescita delle positività nei campioni dal 5 all’11 dicembre: 1 campione positivo su 74 (una regione); dal 12 al 18 dicembre: 15 campioni positivi su 108 (7 regioni), dal 19 al 25 dicembre: 64 campioni positivi su 100 (14 regioni)
“La sorveglianza ambientale del SARS-CoV-2 in acque reflue – commenta Giuseppina La Rosa -, implementata in Italia da ottobre 2021 a seguito della Raccomandazione (UE) 2021/472 della Commissione del 17 marzo 2021 e del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, si sta rilevando uno strumento fondamentale, complementare alla sorveglianza epidemiologica, per comprendere l’evoluzione della pandemia”.
Variante Omicron in aumento nelle acque reflue
Nella settimana 19-25 dicembre la presenza della variante ha subito un notevole incremento nel territorio nazionale (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, P.A. Bolzano, P.A. Trento). L’integrazione di questi dati, con quelli provenienti dalla sorveglianza epidemiologica, consentirà di monitorare con precisione l’evoluzione di Omicron, e di altre varianti di SARS-CoV2. Lo studio è stato effettuato dal gruppo di lavoro coordinato da Giuseppina La Rosa del Dipartimento Ambiente e Salute e da Elisabetta Suffredini del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica Veterinaria dell’ISS, con la collaborazione della rete SARI, sorveglianza nazionale di SARS-CoV-2 nelle acque reflue.



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