Calabria
Maxi sequestro, rinvenuti 300mila prodotti non conformi destinati alla vendita
Controllati due esercizi commerciali. I prodotti erano sprovvisti delle informazioni necessarie su confezioni ed etichette
CROTONE – Durante questo periodo estivo i Reparti della Guardia di Finanza di Crotone hanno rafforzato il controllo economico del territorio orientandolo anche al contrasto della commercializzazione di prodotti contraffatti e/o non rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente ed in linea a quanto stabilito nel piano anticontraffazione.
In tale attività, al fianco dei militari operanti, sono stati impiegati anche cinque frequentatori del 92° Corso “Allievi Marescialli” che si svolge presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila, quale rinforzo del presidio di legalità e sicurezza assicurato sul territorio dal Corpo. Detti militari saranno impiegati quotidianamente in affiancamento agli altri militari già impegnati nel contrasto all’abusivismo commerciale, al commercio di prodotti contraffatti e ad ogni altra forma di traffici illeciti, oltre a contribuire alle attività di mantenimento della sicurezza pubblica.
I controlli
Nel contesto del dispositivo messo in atto, il Gruppo di Crotone, nel corso di tre distinti interventi operativi effettuati presso alcuni esercizi commerciali della provincia, ha rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 300 mila prodotti destinati alla vendita e risultati non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale e numerosi prodotti recanti noti marchi di moda contraffatti. In particolare, i Baschi Verdi hanno eseguito mirati controlli presso due esercizi commerciali al dettaglio rinvenendovi, collocati per la vendita sugli scaffali, numerosi prodotti “non sicuri” costituiti da articoli per la cura della persona, prodotti decorativi di varia natura destinati all’uso didattico, palline colorate per rifornire le armi ad aria compressa.
Tali prodotti, infatti, sono risultati non rispondenti ai dettami previsti dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 – c.d. “Codice del Consumo”, poiché sprovvisti delle informazioni minime identificative che devono essere presenti, in modo visibile e leggibile, sulle confezioni o sulle etichette (quali il produttore o l’importatore, il Paese di origine, le indicazioni in lingua italiana e la natura dei materiali impiegati per la realizzazione). La presenza di queste informazioni, obbligatorie per la commercializzazione sul territorio nazionale, costituisce per il consumatore finale il baluardo conoscitivo in merito al bene che sta acquistando e, soprattutto, garantisce la sicurezza per la salute nell’utilizzo del prodotto.



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