Calabria
Influenza, in Calabria il vaccino tarda ad arrivare
La Campania ha iniziato le somministrazioni già i primi di ottobre. Poche le quarte dosi contro il Covid, anche perché in molti casi non sono trascorsi 120 giorni dalla negativizzazione di quanti si sono infettati con il virus.
RENDE – La Calabria è tra le quattro regioni d’Italia (le altre tre sono Molise, Umbria e Valle d’Aosta) dove ancora non è possibile somministrare il vaccino antinfluenzale all’interno degli studi medici di base, perché il siero non è ancora disponibile. I pazienti dovranno attendere almeno fino al 20 ottobre prossimo. A spiegarlo è Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione di medici di medicina generale (Fimmg). “Quando possiamo – precisa Scotti – co-somministriamo, come indicato dal Ministero della Salute, il richiamo contro il Covid-19 e l’antinfluenzale. Ma poiché in estate abbiamo avuto un picco di contagi Covid, abbiamo molte quarte dosi che per ora non possono esser fatte in quanto non sono trascorsi i 120 giorni previsti dalla negativizzazione dalla malattia”. Da anni, inoltre, i medici di famiglia portano avanti la somministrazione, nella tessa seduta, del vaccino contro l’influenza e di quello contro lo pneumococco, batterio che rappresenta la causa più frequente di polmoniti e che può esser letale soprattutto negli anziani. “La doppia vaccinazione – precisa Scotti – sta trovando ultimamente più consenso ed è utile nell’aiutare i medici nelle diagnosi differenziali tra le malattie, ma anche nell’evitare infezioni concomitanti o infezioni che si innestano una sull’altra perché un sistema immunitario indebolito”. In Campania, conclude, “i vaccini contro l’influenza sono stati consegnati già i primi di ottobre e abbiamo iniziato vaccinando a domicilio persone molto fragili con il quadrivalente e adiuvato, che è un vaccinato mirato proprio per chi ha un sistema immunitario particolarmente debole”. La Calabria, ancora una volta, è costretta a mettersi in fila.



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